Cerca

VNS – SVIZZERA Conclusa la plenaria i vescovi chiedono programmi accoglienza per i rifugiati afghani ed esortano tutti a vaccinarsi contro il Covid-19

VNS – SVIZZERA Conclusa la plenaria i vescovi chiedono programmi accoglienza per i rifugiati afghani ed esortano tutti a vaccinarsi contro il Covid-19

 

VNS – 18set21 – Nel comunicato finale della loro 333ma assemblea ordinaria i presuli della Conferenza episcopale svizzera esprimono la loro vicinanza e profonda preoccupazione per l’attuale situazione dei rifugiati nel mondo e sottolineano la speciale responsabilità della comunità internazionale nei confronti dell’Afghanistan. Riuniti dal 13 al 15 settembre a Visp, presso il centro di formazione St. Jodern, i vescovi hanno discusso dell’impegno di molte parrocchie per la popolazione afghana e hanno sottoscritto la dichiarazione del Consiglio svizzero delle religioni che invita i governi ad adoperarsi fornendo aiuti rapidi, facilitando le partenze e concedendo asilo. Circa l’accoglienza, si legge nel comunicato, la Chiesa cattolica, come altre comunità religiose, ha già offerto un aiuto concreto in molti luoghi della Svizzera, ora la Conferenza episcopale chiede ai politici svizzeri di adottare al più presto misure per migliorare l’accoglienza dei rifugiati attraverso un programma di reinsediamento perché i rifugiati possano sentirsi accolti. All’ordine del giorno della plenaria anche il Sinodo dei Vescovi, che inizierà il 9 e 10 ottobre a Roma e il 17 nelle diocesi di tutto il mondo, relativamente al quale è stato definito un calendario per le fasi intermedie richieste a livello locale. Per accompagnare il processo sinodale, inoltre, i presuli raccomandano di scegliere nelle celebrazioni soprattutto le quattro “Preghiere eucaristiche per circostanze particolari”.

 

Tra gli altri argomenti affrontati dalla Conferenza episcopale il Motu proprio “Traditionis custodes” di Papa Francesco, che introduce nuove disposizioni per le forme liturgiche ante Concilio Ecumenico Vaticano II, per il quale è stato deciso un approccio comune che tenga conto della situazione nelle diverse diocesi. È stato poi ricordato che da questa settimana, nel Paese, è obbligatorio presentare un certificato Covid per partecipare a cerimonie religiose e ad altri incontri ecclesiali e religiosi di oltre 50 persone in spazi chiusi. Per i vescovi si tratta di un segno evidente che la pandemia non è ancora finita e per questo incoraggiano tutti i sacerdoti, i cappellani e i fedeli a vaccinarsi contro il coronavirus. “Solo la solidarietà permetterà di superarla - affermano -. ‘Farsi vaccinare è un atto d’amore’, ha detto Papa Francesco, ‘amore per sé stessi, amore per i parenti e gli amici e amore tra i popoli. Con gesti così semplici, tutti possiamo aiutare a cambiare e migliorare la società’. La Conferenza episcopale ha analizzato, inoltre, le statistiche 2020 circa gli abusi sessuali in ambito ecclesiale. Sono emersi due casi verificatisi dopo il 2000 che riguardano adulti, e 19 casi, di cui 15 avvenuti tra il 1950 e il 1980, andati in prescrizione. Le statistiche mostrano che le misure adottate dal 2002 sono risultate efficaci. La Conferenza episcopale ha invitato ancora una volta le vittime a rivolgersi a gruppi di esperti diocesani o ad altri servizi di assistenza qualificati. Infine i vescovi hanno confermato i membri della presidenza della Conferenza episcopale per il mandato 2022-2024 con monsignor Felix Gmür, vescovo di Basilea, presidente, monsignor Markus Büchel, vescovo di San Gallo, vicepresidente, e monsignor Alain de Raemy, vescovo ausiliare di Losanna-Ginevra-Friburgo, membro della presidenza.

 

Vatican News Service - TC

 

18 settembre 2021, 11:55