Commemorazione dei volontari dell'Ordine di Malta caduti in guerra in un cimitero di Ivano-Frankivsk Commemorazione dei volontari dell'Ordine di Malta caduti in guerra in un cimitero di Ivano-Frankivsk

Ordine di Malta: in Ucraina una tragedia senza parole

La visita del Gran Ospedaliere dello Smom Josef D.Blotz ai progetti umanitari dello Smom nel Paese devastato dalla guerra. “Chi si è confrontato in modo diretto con la morte, con la devastazione, non riesce facilmente a tornare alla normalità. Ci si dovrà affidare al tempo e si dovrà guardare più avanti che indietro”

Stefan v. Kempis e Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

La situazione in cui versa l’Ucraina lascia senza parole. Josef D.Blotz, Gran Ospedaliere dell’Ordine di Malta, rientrato dal Paese devastato dalla guerra dopo aver preso visione dei progetti organizzati dallo Smom nelle città di Leopoli, Kyiv e Ivano-Frankivsk, descrive le urgenze di un territorio che si trova di fronte a “sfide tanto complesse da richiedere soluzioni altrettanto articolate”. Blotz racconta l’impegno di chi è al servizio dell’Ordine, dedito a prendersi cura delle persone colpite dalla guerra, soprattutto tentando di “rafforzarle, sia fisicamente che mentalmente”.

La difficoltà del perdono

Nel corso della sua visita, Blotz è stato anche a Bucha, laddove nel 2022 si visse l’orrore della scoperta delle fosse comuni, un luogo di tragedia che però aprì a difficili riflessioni sul senso del perdono che “naturalmente non è facile – spiega il Gran Ospedaliere – chi si è confrontato in modo diretto con la morte, con la devastazione, non riesce facilmente a tornare alla normalità. Penso però che ci si debba semplicemente affidarsi al tempo, anche per poter continuare a vivere, in futuro l’augurio è che si potrà e si vorrà guardare più avanti che indietro. Ma ci vorrà ancora molto tempo prima che queste ferite guariscano, e questo sicuramente anche per le madri dei soldati russi”.

L’attività dello Smom

L’incontro con i militari feriti, che l’Ordine aiuta fornendo protesi. Quello con gli orfani di guerra, tanti piccoli bimbi a cui si cerca di infondere nuova speranza di vita. Sono le immagini più impresse nella memoria di Blotz che, spostando la sguardo dall’orrore alla speranza, aiutano a ritrovare coraggio e gratitudine. L’impegno dello Smom in Ucraina, dove è presente da oltre 30 anni, è il più significato per l’organizzazione religiosa dalla seconda guerra mondiale.  Dall’inizio del conflitto, nel febbraio del 2022, fornisce assistenza medica, sociale e psicologica, nonché alloggi sicuri per gli sfollati sia in Ucraina sia nei Paesi limitrofi. Finora, l’aiuto dispensato dall’Ordine ha raggiunto circa quattro milioni di persone. “Siamo molto attivi, anche con la presenza di un nostro ambasciatore a Kyiv – conclude Blotz - il che rende possibile essere attivi anche a livello diplomatico e aiuta enormemente nello svolgimento delle attività umanitarie che ci caratterizzano”, seguendo quello stesso spirito che da mille anni contraddistingue l’Ordine di Malta nel suo impegno verso chi è in difficoltà.

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25 settembre 2025, 11:00