2025.10.21 Immigrazione

Tagle: la Chiesa pronta alla promozione umana dei migranti

L'intervento del cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, alla conferenza nazionale "Migration, a pilgrimage of hope" in corso di svolgimento alla Pontificia Università Urbaniana a Roma

Francesco Ricupero - Città del Vaticano

"La migrazione forzata sta rapidamente diventando 'normale'. In questo contesto, la Chiesa è chiamata non solo a reagire, ma ad essere presente in modo profetico, offrendo luoghi di accoglienza, promozione umana, percorsi di integrazione e parole di speranza": è quanto ha affermato, oggi, martedì 21 ottobre, il cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e gran cancelliere della Pontificia Università Urbaniana, in apertura dei lavori della conferenza dal titolo: “Migration, a pilgrimage of hope”  in corso di svolgimento presso la Pontificia Università Urbaniana. L’evento è organizzato dallo Scalabrini international migration institute (Simi), dall’Università di Notre Dame, che include la Keough School of Global Affairs e i suoi istituti — il Klau institute for civil and human rights, il Kroc institute for international peace studies e il Kellogg institute — dalla Pontificia Università Urbaniana e dalla Poverty initiative di Notre Dame, con il patrocinio del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) e dell’Unione superiori generali (Usg).

Cammino di speranza

Da oggi fino a giovedì 23, teologi, accademici, religiosi, operatori pastorali, rappresentanti delle comunità migranti e rifugiati approfondiranno il legame tra migrazione, teologia e studi sociali. L’obiettivo è quello di offrire uno spazio di riflessione e di dialogo interreligioso aperto a tutti, promuovendo azioni pastorali concrete su questioni cruciali del fenomeno migratorio, quali l’accoglienza, la protezione, la promozione e l’integrazione. Nel solco del Giubileo dei Migranti, celebrato lo scorso 5 ottobre, “Migration, a Pilgrimage of Hope” rappresenta, quindi, un’occasione per guardare alle migrazioni non solo come un problema sociale dei nostri tempi, ma come un cammino di speranza che attraversa la storia e apre nuove prospettive per l’umanità.

Il diritto di restare nel proprio Paese di origine

Nel suo discorso di apertura il cardinale Tagle ha ricordato che stiamo vivendo "in un tempo in cui lo spostamento di milioni di persone è segno tangibile di profondi cambiamenti: guerre e persecuzioni che costringono le persone a fuggire, crisi ambientali che distruggono interi territori, povertà strutturale che costringe le persone a cercare altrove condizioni di vita dignitose. Sebbene le persone hanno il diritto di restare nei loro Paesi di origine, molti sono costretti a emigrare nonostante il loro desiderio di restare a casa". In questo contesto la Chiesa cattolica interviene con ogni mezzo a disposizione a sostegno di milioni di persone che disperatamente fuggono alla ricerca di un futuro migliore. Di qui, il porporato ha ricordato l’esortazione apostolica Dilexi te di Papa Leone XIV, nella quale afferma: «La Chiesa, come una madre, cammina con chi cammina. Dove il mondo vede minacce, lei vede figli; dove si costruiscono muri, lei costruisce ponti. Sa che il suo annuncio del Vangelo è credibile solo quando si traduce in gesti di vicinanza e accoglienza. E sa che in ogni migrante rifiutato, è Cristo stesso che bussa alle porte della comunità». Secondo Tagle, il fenomeno migratorio «interpella non solo le nostre coscienze, ma l’intera comunità cristiana di oggi, insieme alla teologia: quale forma deve assumere la missione oggi? Come tradurre concretamente la missione della Chiesa in un contesto di costante mobilità e crescente pluralismo culturale e religioso? Le migrazioni, infatti, non sono solo una sfida, ma una straordinaria opportunità per rinnovare l’entusiasmo missionario della Chiesa, per vivere in modo più autentico il Vangelo dell’incontro. Di solito — ha aggiunto — pensiamo alla missione come a un andare in luoghi diversi dal nostro, ed è giusto che sia così. Ma attraverso i migranti, diverse parti del mondo entrano l’una nell'altra, offrendo nuovi spazi e nuove comprensioni della missione». 

Opportunità di dialogo

Il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione ha sottolineato che «oggi la missione non può essere immaginata come un movimento unidirezionale — dal centro alla periferia — piuttosto come un dialogo, un intreccio di storie, un cammino condiviso. La mobilità umana è il luogo privilegiato di questa nuova missione che ha un volto concreto: famiglie, giovani, bambini, donne e uomini che portano con sé lingue, tradizioni, esperienze di fede e ferite da guarire. La pastorale in questo contesto diventa l’arte sottile e delicata dell’accompagnamento, capace di coniugare dimensione liturgica, catechetica, sociale e umana. Mentre la Chiesa serve Gesù presente negli stranieri e nei migranti, siamo chiamati a imparare da loro e a farci evangelizzare da loro. Nella loro semplicità ci insegnano cosa significa sperare e perseverare in molte parti del mondo, i migranti sono i missionari più zelanti». Di qui, il porporato ha ricordato che «la nostra Università, in quanto parte del Dicastero per l’Evangelizzazione, è un laboratorio concreto di dialogo, comunione e profezia. Luogo privilegiato di incontro di persone ed esperienze provenienti da tutto il mondo e fedele alla sua storia quasi quadricentenaria, l’Urbaniana rimane attenta ai segni dei tempi che richiedono un discernimento illuminato dalla ricerca accademica e dalla passione evangelica». La conferenza prevede diversi panel con esperti e studiosi provenienti da tutto il mondo che approfondiranno la teologia dell’accoglienza, la dottrina sociale della Chiesa sulla mobilità umana, il ruolo delle comunità religiose e i nuovi orizzonti del dialogo interculturale e interreligioso. A concludere le prime due giornate di incontri sarà il cardinale Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 ottobre 2025, 11:16