Sempre più famiglie indebitate cadono in povertà Sempre più famiglie indebitate cadono in povertà  (ANSA)

Debiti e usura, da Salus Populi Romani aiuto per 400 persone

Presentato il rapporto della Fondazione a 30 anni dalla sua nascita. Cresce il ricorso ai prestiti anche per fronteggiare l'inflazione. Spesso sono le famiglie monoreddito ad andare in difficoltà. Trincia (Caritas Roma): ci si indebita persino per giocare d'azzardo

Alessandro Guarasci - Radio Vaticana

Combattere l’usura e il sovraindebitamento si può. E la Chiesa di Roma dà risposte a chi è rimasto vittima di questi mali, grazie a un aiuto finanziario o con una consulenza specifica. Negli anni 2023-2024, la Fondazione Salus Populi Romani, voluta dal Vicariato, ha risposto a 400 richieste di aiuto per le quali sono state messe in campo le attività tipiche della Fondazione: ascolto, orientamento e, dove possibile, sostegno. Il rapporto presentato oggi ha come titolo “Come noi li rimettiamo ai nostri debitori”, e in qualche modo ripercorre i 30 anni della Fondazione, ma è anche un’occasione, visto il Giubileo, per gettare una luce di speranza nella vita di tante persone.

Storie fatte di errori, di 'passi più lungi della gamba'

Sul complesso dei 400 casi, che corrispondono a 993 di cui 156 minori, è stato possibile rispondere a 282 richieste di aiuto. Il rapporto afferma che “da alcune storie emergono scelte ispirate certamente dalla mancanza di prudenza, da forme di povertà culturale dove l’orizzonte delle scelte non è certo ispirato al principio della sobrietà. Attenzione però a giudicare e a generalizzare. Ogni storia infatti è una storia a sé e occorre accostarsi ad essa con molta delicatezza e sensibilità”. Un rapporto fatto anche di “centinaia di storie fatte di errori, di incomprensioni, di ‘passi più lunghi della gamba’ di furbizie commerciali e finanziarie, subite in un mercato che più che definire ‘libero’ appare spesso privo di garanzie sostanziali per le persone comuni, ci dimostrano che in molti casi si può coltivare la speranza di venirne a capo".

In difficoltà tante famiglie monoreddito

Sono tanti i fattori che spingono a rivolgersi agli usurai e a indebitarsi oltre le proprie capacità: la perdita del posto di lavoro, difficoltà economiche legate al Covid, l’inflazione. Dal rapporto emerge che le richieste sono state presentate per il 51% da uomini e per il 49% da donne, che nella quasi totalità sono di nazionalità italiana. Gli stranieri infatti sono solo 33 su 400. Il 70% dei casi proviene dalla città di Roma, il restante 18% dalla provincia di Roma, il 12% dalle altre provincie del Lazio. Circa il 50% degli assistiti è venuto a sapere del sostegno della Fondazione dal web o dalle parrocchie. Per circa un terzo si tratta di famiglie, e per il 26% di soggetti che vivono da soli. Persone però non giovani, visto che gli ultracinquantenni sono circa il 60%, e che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con un reddito per il 43% tra i 1.500 e i 2.000 euro.

Assistenza e aiuto economico dalla Fondazione a Roma

Dunque 286 soggetti presi in carico. Per loro l’intervento della Fondazione è per il 56% dei casi di tipo economico e finanziario, per il restante 44% di tipo consulenziale e di orientamento. In 26 casi l’intervento finanziario non si è reso necessario perché è stata fatta emergere una capacità di soluzione autonoma. L’assistenza della Fondazione ha dunque consentito di far emergere potenzialità patrimoniali o reddituali che laddove gestite correttamente, a volte anche con importanti sacrifici, hanno consentito di evitare il ricorso a nuovi debiti. Dunque, situazioni che potremmo definire di rischi rientrati con un corretto orientamento.

Trincia (Caritas Roma): debiti anche per l'azzardo

Giustino Trincia, direttore di Caritas Roma, afferma che “nella Capitale, come in altre parti d’Italia, c’è un problema di sovraindebitamento. E purtroppo in difficoltà sono tante famiglie in cui c’è un solo reddito. Ma stiamo assistendo anche un ricorso all’usura da parte di persone che giocano d’azzardo, un fenomeno purtroppo in crescita. E purtroppo notiamo che lo Stato incentiva. Per il Giubileo avevamo poi chiesto una moratoria sugli sfratti, se non altro per chi ha difficoltà economiche a pagare l’affitto, ma non siamo stati ascoltati”.

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30 ottobre 2025, 11:15