Il libro di Manuela Tulli su José Gregorio Hernández Il libro di Manuela Tulli su José Gregorio Hernández 

In un libro la storia del primo santo venezuelano

La vaticanista Manuela Tulli ha dedicato un libro a José Gregorio Hernández, che sarà canonizzato il 19 ottobre da Leone XIV: “Amava la vita a 360 gradi: ballava, viaggiava, suonava, dipingeva. Una normalità che mostra come la santità non sia una cosa fuori del mondo ma veramente alla portata di tutti”

Don Paweł Rytel-Andrianik – Città del Vaticano

"Uno degli aspetti che più colpisce di José Gregorio è questa capacità di aggregare. È amato da un intero popolo, quello del Venezuela, proprio da tutti, senza distinzioni di classe sociale o appartenenza politica. E dal 19 ottobre sarà un santo di tutto il mondo”. Manuela Tulli, vaticanista dell’agenzia Ansa, parla del medico latinoamericano dell’Ottocento prossimo alla canonizzazione e protagonista del suo libro “José Gregorio Hernández. Il primo santo del Venezuela”.

La normalità della santità

La vaticanista sottolinea che Hernández era un medico ma anche un uomo che “amava la vita a 360 gradi: ballava, viaggiava, suonava, dipingeva. Una normalità che mostra come la santità non sia una cosa fuori del mondo ma veramente alla portata di tutti. A condizione che si abbia la volontà di vedere nell'altro il volto di Cristo”. E José Gregorio, aggiunge, “incontrava Cristo proprio nei malati che curava e, se c'era bisogno, che aiutava anche economicamente”.

Il fiuto del popolo di Dio

Tulli sottolinea il fatto che se “la Chiesa ha impiegato oltre un secolo per proclamarlo santo, il popolo ha sentito quell'odore di santità immediatamente. E quindi lo invocava, pregava, ereggeva santuari e sceglieva il suo nome per i propri figli. Il fiuto del popolo di Dio, come diceva Papa Francesco”, conclude.

La canonizzazione del medico venezuelano è in programma per domani, 19 ottobre, alle 10.30 e con lui sarà proclamata santa anche una religiosa venezuelana, Carmen Rendiles, la prima del Paese.

 

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18 ottobre 2025, 14:41