Sulle orme della Scrittura, un pellegrinaggio in Giordania diventa un podcast

È il racconto di un gruppo di una trentina di persone che hanno intrapreso un viaggio con approfondimenti biblico-archeologici e catechetici nel Paese mediorientale. A guidarli don Francesco Giosuè Voltaggio, professore di Sacra Scrittura, che ha anche collaborato alla realizzazione dei 9 episodi del progetto

Vatican News

È il deserto di Wadi Rum il punto di partenza: con le sue distese di sabbia intervallate da formazioni rocciose che al tramonto assumono meravigliose sfumature di rosso, suscita uno stupore indescrivibile. Ma non è solo lo spettacolo naturale a riempire il cuore, quanto soprattutto il fatto di visitare questi luoghi in un’area che il popolo di Israele attraversò prima di arrivare al Monte Nebo e oltrepassare il Giordano. E ancor di più, leggere la Parola di Dio legata a questi territori, meditandola in relazione alla propria vita.

Questa esperienza ha inaugurato il pellegrinaggio in Giordania intrapreso nella primavera 2025 da una trentina di persone d’età eterogenea, dagli 84 ai 9 anni, appartenenti al Cammino Neocatecumenale, che diventa ora un podcast di Radio Vaticana-Vatican News. S’intitola “Sulle orme della Scrittura: diario di viaggio in Giordania fra Antico e Nuovo Testamento” e si sviluppa in nove episodi, i primi tre online il 2 ottobre e poi a pubblicazione settimanale. Ciascuno narra le diverse tappe affrontate nell’itinerario: dal Sud al Nord del Paese, con alcune tappe al Centro, seguendo come percorso il passaggio dall’Antico Testamento al Nuovo.

Giro nel deserto di Wadi Rum
Giro nel deserto di Wadi Rum

L’idea nasce dall’intensa esperienza degli stessi pellegrini, perché il percorso, come il podcast stesso, è stato scandito dagli approfondimenti biblici, archeologici, storici e catechetici di una guida speciale: don Francesco Giosuè Voltaggio, professore di Sacra Scrittura allo Studium Biblicum Franciscanum e allo Studium Theologicum Galilaeae, e direttore a Gerusalemme della Domus Bethaniae, centro studi per il diploma sulle Origini Cristiane. Nel podcast, inoltre, le testimonianze di chi vive in Giordania, come lo stesso nunzio apostolico in Giordania e a Cipro, l’arcivescovo Giovanni Pietro dal Toso. In ogni episodio, poi, a rendere “viva” l’esperienza, ci sono alcune le voci dei partecipanti al viaggio, che testimoniano quanto sia stato importante per loro, essersi immersi nella realtà viva delle Scritture.

“Il filo conduttore” del pellegrinaggio, spiega nel podcast don Voltaggio, è “l'iniziazione cristiana”: “i Padri della Chiesa, specialmente nei secoli IV e V, i secoli d'oro del catecumenato, lo hanno modellato sulle tappe del popolo di Israele nel deserto. Tutta la vita cristiana è un itinerario pasquale”.

Il deserto e il cuore

Si parte, dunque, dall’esperienza del deserto, luogo di quell’aridità che tante volte si sperimenta nella propria vita, ma anche luogo di silenzio, dove Dio parla al cuore. La zona di Wadi Rum e quella dove si trova Petra, fanno parte del territorio di Edom, il cui capostipite fu Esaù, fratello di Giacobbe. La loro storia è occasione per ricevere, nel pellegrinaggio, una parola sul rapporto con i fratelli, e quindi con gli altri.

Idolatria e alleanza

Il percorso prosegue, poi, più a Nord, nella zona di Moab. Sul Monte Nebo Mosè vide la Terra Promessa ma non poté entrarvi e qui morì. Altro luogo meraviglioso, il Nebo, con un panorama mozzafiato, che dà l’occasione di ricordare, nel podcast, la storia di Mosè e del popolo di Israele che si accampò nelle steppe di Moab. È fra Bernard Thilagarajah, frate francescano, già guardiano del convento sul Monte Nebo ora destinato al convento di Santa Caterina, a Cipro, a raccontare in questo episodio come iniziarono gli scavi nell'area.

La lotta e la benedizione

Il viaggio, poi, si indirizza ancora a Nord, verso il torrente Iabbok, dove si situa l’episodio della lotta di Giacobbe con Dio e la successiva riconciliazione con suo fratello Esaù. Quindi, i pellegrini si dirigono verso la capitale, Amman, dove incontrano monsignor Giovanni Pietro Dal Toso.  

“Sono veramente convinto - sottolinea l’arcivescovo - che l'esperienza della Giordania come Terra santa, possa aiutare tutti i pellegrini che vengono a rinnovare la propria fede, a ripercorrere i luoghi biblici - e ne abbiamo parecchi in Giordania - soprattutto legati all'Antico Testamento ma anche al Nuovo Testamento”.

Il torrente Iabbok
Il torrente Iabbok

Il nunzio apostolico offre anche uno sguardo sulla storia del Paese mediorientale e sull’importante presenza dei cristiani. “Per i nostri cristiani che sono in Giordania - afferma - vedere che i cristiani dell’Occidente vengono qui in pellegrinaggio significa sentirsi legati alla Chiesa universale, sentire che non sono soli”.

Ad Amman avviene anche l’incontro con don Mario Cornioli, sacerdote fidei donum, che ha intrapreso progetti per aiutare a inserire nel mondo del lavoro, i profughi iracheni, fuggiti dalla Piana di Ninive al tempo dell’Isis, e la cui testimonianza è riproposta nel podcast.

Il Battesimo  

Nel sesto e nel settimo episodio, si racconta la tappa del pellegrinaggio al Giordano, nel luogo del Battesimo di Gesù che, ricorda don Voltaggio, “è una delle più grandi scoperte archeologiche degli ultimi tempi: sono state trovate antiche chiese bizantine e sono stati messi in luce luoghi che i primi pellegrini ci descrivono”. “Già nel Vangelo si parla di Betania al di là del Giordano, poi chiamata Bethabara”, ricorda don Voltaggio che spiega poi i motivi di tale collocazione a livello storico e archeologico, sottolineando anche che qui vi è la zona dove Giosuè con il popolo attraversò il Giordano e dove il profeta Elia fu rapito in Cielo.

Quindi, i pellegrini visitano la vicina Chiesa del Battesimo di Gesù, consacrata agli inizi del 2025, dove incontrano padre Sergio Perez, responsabile della comunità dell’Istituto del Verbo Incarnato a cui è affidato questo luogo. Padre Perez racconta, anche nel podcast, la storia della nascita di questa Chiesa. Infine la tappa a Madaba, la città dei mosaici, e a Macheronte, la fortezza dove venne decapitato san Giovanni Battista.

Macheronte
Macheronte

L'evangelizzazione

I pellegrini si dirigono, quindi, a Gadara e Gerasa, città romane di cultura ellenistica facenti parte della Decapoli, fra i primi centri dove arrivò l’annuncio del Vangelo. “Queste strade che ancora vediamo, che erano di grande passaggio e che arrivavano fino a Roma - spiega don Voltaggio - sono state percorse dagli apostoli. Pensiamo solamente a Paolo che ha percorso più di 15 mila chilometri nelle strade dell'Impero. Quindi, poi il cristianesimo gradualmente è entrato nello stesso Impero, e lo ha conquistato da dentro: una conquista pacifica grazie appunto all'annuncio, alla predicazione e alla conversione dei primi che hanno abbracciato Cristo, il kerigma, la sua parola”.

Gerasa
Gerasa

Il podcast, scritto e realizzato da Debora Donnini, rappresenta un’occasione di approfondimento spirituale e culturale, ed è dedicato in particolare a Anna Maria Faggiani. Anche lei fra i pellegrini in Giordania, inaspettatamente, durante l’estate, proprio mentre si realizzava questo progetto, è tornata alla Casa del Padre.

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02 ottobre 2025, 08:00