La presentazione della mostra "Speranza dalle Rovine" sul restauro delle chiese in Libano La presentazione della mostra "Speranza dalle Rovine" sul restauro delle chiese in Libano 

All’Accademia Ungherese, una mostra sul patrimonio cristiano del Libano

“Speranza dalle rovine” è il titolo della mostra, incentrata sul patrimonio cristiano del Libano, promossa dall'Ambasciata d’Ungheria presso la Santa Sede e ospitata a Palazzo Falconieri, sede dell'Accademia Ungherese a Roma.

Anca Mărtinaș - Città del Vaticano

Un messaggio di speranza e di fede: è questo lo spirito della mostra “Speranza dalle rovine” nelle parole di Eduard Habsburg-Lothringen, ambasciatore ungherese presso la Santa Sede, che – nel presentarla il 4 novembre al pubblico - ha sottolineato che, attraverso di essa, si vedono i risultati del progetto di salvaguardia del patrimonio cristiano in Libano. Un patrimonio che preserva l'identità e la dignità delle comunità cristiane, ivi residenti, che svolgono un ruolo determinante per la pace, la stabilità e la coesione nel Paese dei cedri. Ospiti d'onore dell'evento sono stati mons. Michel Jalakh, segretario del Dicastero per le Chiese Orientali, e Tristan Azbej, segretario di Stato per la protezione dei cristiani perseguitati del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio dell'Ungheria.

Non solo restauro materiale, ma anche spirituale

I rappresentanti libanesi che sono intervenuti hanno espresso la loro gratitudine al governo ungherese per questo progetto che rappresenta un aiuto concreto per le comunità cristiane del Libano, fonte di forza, speranza e vitalità. Da parte sua, il rappresentante del governo ungherese, Tristan Azbej, ha spiegato che il progetto non mirava solo al restauro di muri e volte in pietra, ma anche al rinnovamento dello spirito della comunità, affinché il patrimonio rappresentato dalle antiche chiese e monasteri “rimanesse fonte di forza, unità e speranza”.

Inoltre, attraverso questo progetto si è voluto costruire ponti, creare partnership per preservare il patrimonio culturale, la fede, l'identità, la dignità e non solo il restauro delle mura. Il progetto “I pilastri del Libano - Restaurare per preservare”, svolto tra il 2018 e il 2025, ha avuto come obiettivo il restauro e la valorizzazione di 63 chiese e monasteri storici in tutto il territorio libanese.Promosso e finanziato dal programma “Ungheria aiuta” e realizzato in collaborazione con l'Università Cattolica Pázmány Péter (Ungheria), l'Università dello Spirito Santo di Kaslik-USEK (Libano) e la Direzione Generale delle Antichità del Libano, il progetto è un modello di solidarietà internazionale dedicato alla protezione del patrimonio cristiano e al rafforzamento delle comunità locali.

Un viaggio tra i paesaggi sacri

Attraverso fotografie e mappe, la mostra "accompagna i visitatori in un viaggio attraverso i paesaggi sacri del Libano, mostrando come le chiese storiche siano state restaurate e rivitalizzate con cura grazie alla collaborazione tra esperti libanesi, artigiani e comunità locali. Questi santuari, profondamente radicati nella fede e nella memoria, sono ora pilastri del patrimonio cristiano libanese".

Presentata nel contesto del Giubileo del 2025 – che si svolge sotto il motto "Pellegrini della Speranza" – e a pochi giorni dal viaggio apostolico di Leone XIV in Libano, l'esposizione vuole trasmettere proprio un “messaggio di rinnovamento e resilienza”, di “speranza che nasce dalle difficoltà”, nella convinzione che “proteggendo il patrimonio sacro, le comunità riescano a trovare la forza per andare avanti”. 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

06 novembre 2025, 12:47