Il nuovo oratorio di Olgiate Comasco, dall’inagibilità alla polifunzionalità
Vatican News
Chiuso lo dal 2017 il vecchio oratorio “San Giovanni Bosco”. In mezzo otto anni di nostalgia da parte di quelli diventati grandi ricordando il divertimento dei giorni da piccoli e di sogni dei ragazzini di oggi per uno spazio che pareva destinato a non accompagnarli nella crescita. Poi l’avallo finale, il 18 novembre scorso, formato dal cardinale Lazzaro You Heung sik, prefetto Dicastero del Clero, poche righe nero su bianco in arrivo dal Vaticano per confermare che la parrocchia Santi Ippolito e Cassiano del Comune di Olgiate Comasco potrà costruire il suo “nuovo centro di pastorale giovanile”.
Parrocchia sempre in cammino
Il progetto del nuovo oratorio - creato e sviluppato dell’architetto Alessandra Mastrogiacomo - validato dall’architetto Carlo Valentini rende polifunzionali ambienti prima separati e non di rado poco agevoli. “Quanta pioggia - si ricordano i frequentatori del vecchio centro - hanno preso i volontari per passare dalla cucina alla cappella, o dalla sala del teatro al bar”. Il teatro non ci sarà più, per mancanza delle autorizzazioni necessarie a questo tipo di struttura, ma per il resto si pensa ad “assecondare le necessità mutevoli di una parrocchia sempre in cammino”.
Contributi di tutti
All’inizio di ottobre la diocesi di Como ha autorizzato la demolizione del fabbricato del vecchio oratorio San Giovanni Bosco, nell’imminenza del decreto della Conferenza episcopale italiana per la costruzione della nuova struttura. “E così - raccontano ancora - tra l’emozione degli ex ragazzi, una soleggiata mattina di novembre il cortile è diventato un cantiere cominciando a delineare il luogo dove le nuove generazioni potranno costruirsi futuri ricordi nel loro nuovo oratorio, grazie alla comunità che si è messa in ascolto dei propri ragazzi”. L’impegno finanziario è stato calcolato in circa 4 milioni, che vede il contributo di BCC Cantù, Fondazione Cariplo con Regione Lombardia, di donazioni da parte dei parrocchiani.
Storia di bene che ricomincia
Grande, si sottolinea, l’aiuto volontario offerto dai “ragazzi di ieri, oggi uomini professionisti e giovani pensionati”, che hanno portato gratuitamente le proprie competenze alla Commissione che supporta il Parroco, dal coordinatore Vittore De Carli alla segretaria Anna Colombo, dal commercialista Fabrizio Milesi al legale Angelo Pozzoni, come pure gli industriali Roberto Briccola e Claudio Taiana. “Anche gli adolescenti di oggi - fanno sapere dalla parrocchia - contagiati da questo desiderio di oratorio e guidati da don Pietro Grandi, il vicario, hanno dato il loro contributo a smontare poltrone su cui non si erano mai potuti sedere”. Ma che presto potranno farlo, riannodando un filo di grande condivisione umana e spirituale.
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