Pompieri ucraini in soccorso degli occupanti di un edificio bombardato nella regione di Kharkiv Pompieri ucraini in soccorso degli occupanti di un edificio bombardato nella regione di Kharkiv  

Ucraina, ipotesi di dialogo Usa-Russia. Putin: ma si rispettino i nostri interessi

In Ucraina, mentre sul campo il fronte più infuocato è quello del Donbass, intorno alla città contesa di Bakhmut, la diplomazia registra l’apertura degli Stati Uniti, ad un colloquio Biden-Putin, se quest’ultimo fosse disposto a fermare la guerra. Ma Mosca chiede che siano riconosciuti come russi i territori ucraini occupati

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Dopo gli incontri di giovedì con il presidente francese Emmanuel Macron, da Washington Joe Biden si è detto pronto a parlare con l’omologo russo Vladimir Putin, se fosse “disposto a cercare un modo per terminare la guerra”. In vista della conferenza di Parigi del 13 dicembre, per rilanciare la via della soluzione diplomatica della guerra in Ucrania, Macron prepara il prossimo faccia a faccia con Putin. Ma il portavoce del consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, sottolinea che spetta all’Ucraina decidere se e quando può essere negoziato un accordo.

Nella notte bombardamenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia

E se da Mosca replicano che il presidente russo “è sempre stato disposto a negoziare”, lo fanno chiedendo però “che si rispettino i nostri interessi”, e quindi prima di tutto che la comunità interazionale riconosca come russi i territori ucraini occupati è già annessi unilateralmente, dopo il referendum di settembre. Su questo, Kyiv e Mosca restano in rotta di collisione. A Bakhmut, il punto più caldo del Donbass, dove l’esercito del Cremlino sta concentrando i suoi sforzi di conquista, mentre altrove arretra, i soldati e la grande maggioranza dei civili, non accetterebbero una finta pace con Putin. Fonti ucraine hanno dichiarato che i russi hanno bombardato per tutta la notte il distretto di Nikopol, nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia, danneggiando gasdotti e reti elettriche.

Michel (Ue): la Cina non fornisce armi alla Russia

Di ritorno da Pechino, dopo la visita al presidente cinese Xi Jinping, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha detto ai giornalisti che “Ci sono stati piccoli passi di grande valore: ancora una volta il presidente cinese ha condannato la minaccia nucleare. Ha indicato che è falso che la Cina ha fornito o che fornisce armi alla Russia. È stata anche l’occasione per rilanciare il dialogo istituzionale sui diritti umani”.

Zelensky: un tribunale giudicherà Mosca per la sua aggressione

Nel suo ultimo discorso notturno, il presidente ucraino Volodimir Zelensky, ha dichiarato di essere certo che ci sarà un tribunale speciale, che giudicherà la Russia per la sua aggressione contro l'Ucraina. Zelensky ha anche comunicato che ci sono tre navi che invieranno grano ucraino in Somalia ed Etiopia, e che entro la fine della primavera saranno inviate circa 60 navi con lo stesso carico umanitario che "salva dalla fame milioni di persone".

 

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03 dicembre 2022, 08:59