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Allarme in nord Europa: droni nei cieli di Danimarca e Norvegia

Gli avvistamenti nella serata e nella notte di ieri negli scali di Copenaghen e Oslo, ma anche su un’area militare norvegese. All’aeroporto della capitale danese decine i voli cancellati e deviati. Chiusi per diverse ore i due aeroporti. La polizia danese non smentisce nè conferma la provenienza russa dei velivoli

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Nella serata di ieri, nel più grande aeroporto della Danimarca, sono stati avvistati tre/quattro grandi droni dentro e fuori lo scalo di Kastrup di Copenaghen, per ora di ignota provenienza. L’evento si è consumato nell’arco di diverse ore.

Il caos nello scalo danese 

I velivoli, non da hobby come confermato dalla polizia locale, non sono stati abbattuti, ma sono stati almeno 50 i voli cancellati e circa 70 quelli deviati su altri scali, prima della decisione alle 20.30 di chiudere lo spazio aereo, poi riaperto nelle prime ore di questa mattina. Massimo il dispiegamento delle forze dell’ordine per ripristinare la normalità in uno scalo in cui si ingrossavano le code dei passeggeri rimasti a terra. In volo si sarebbero alzati anche alcuni elicotteri per monitorare l’area. In una conferenza stampa di poche ore fa a Copenaghen, la polizia non ha né confermato, né smentito che i droni siano russi, limitandosi a riferire di essere al lavoro.

L’allarme in Norvegia

Ma la tensione è salita ancora quando un simile avvistamento è stato comunicato anche dalla Norvegia: altri droni di grandi dimensioni avevano sorvolato in serata un’area militare presso la Fortezza di Akershus e, qualche ora dopo, nella notte, un drone era stato avvistato anche nel cielo dell’aeroporto di Oslo. Danimarca e Norvegia hanno annunciato una collaborazione, per capire se esista un collegamento tra i due eventi.

La reazione dell’Ucraina

Immediata la reazione a quanto accaduto da parte del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che attribuisce la violazione degli spazi aerei danesi e norvegesi alla Russia. Su X ha reso rende noto di aver affrontato l'argomento di queste ultime incursioni con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, . "Abbiamo scambiato - scrive – opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati - sia Stati che istituzioni - alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni'".

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23 settembre 2025, 07:56