Donne sudanesi delle cucine comunitarie gestite da volontari locali Donne sudanesi delle cucine comunitarie gestite da volontari locali  

Sudan, è emergenza umanitaria. Assediata Al Fashir

Proseguono le azioni militari delle Forze di Supporto Rapido nel Paese africano. 260mila sono i civili attualmente bloccati in condizioni disperate nella capitale del Darfur settentrionale ancora sotto il controllo dell’esercito regolare sudanese

Silvia Giovanrosa - Città del Vaticano

Si fanno sempre più intesi gli scontri tra Rapid Support Forces (RSF), il gruppo paramilitare che dal 2023 è in guerra contro le forze armate regolari del Sudan. L’inasprirsi dei combattimenti ha costretto circa il 90% dei residenti del campo profughi di Abu Shouk, ad Al Fashir, capitale del Darfur settentrionale, a tentare di fuggire nelle ultime due settimane. Le RSF hanno iniziato inoltre a costruire un muro lungo 30 chilometri attorno alla città, rendendo ancora più difficile la già disperata situazione delle circa 260mila persone che ci vivono. Il campo profughi, che un tempo forniva rifugio a oltre 190 mila persone, è stato ripetutamente colpito da bombardamenti che hanno causato numerose vittime. A fine agosto alcune fonti hanno riferito che i combattenti delle Rsf avevano preso d’assalto, uccidendo più di 40 persone e distruggendo il 98 per cento delle risorse idriche. 

La crisi umanitaria

In questo contesto si sta aggravando notevolmente l’emergenza umanitaria nella regione. Sono in crisi i servizi essenziali nella città di A Fashir, a causa delle ostilità e per la mancanza di fondi. ll rifornimento d'acqua tramite autobotti all'unico ospedale funzionante è stato sospeso, mentre le cucine comunitarie hanno chiuso per l'esaurimento delle scorte alimentari. Nel frattempo, le forti piogge e le inondazioni improvvise degli scorsi giorni hanno causato lo sfollamento di circa 4mila persone e la distruzione di 550 abitazioni nello Stato di Al-Jazirah. Molte famiglie hanno ancora un urgente bisogno di rifugio e di altri aiuti di base, secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite. ll conflitto in Sudan e' scoppiato nell'aprile 2023 tra le forze armate regolari guidate dal generale Abdel Fattah al-Burhan e il Rsf dell'ex vicecapo di Stato Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemedti. Gli scontri hanno causato decine di migliaia di morti e milioni di sfollati, provocando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con vaste aree del Paese sull'orlo della carestia e una crescente instabilita' che minaccia l'intera regione.

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18 settembre 2025, 09:41