Ucraina, si allontana la possibilità di un vertice Trump-Putin
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Inizialmente il presidente americano aveva accelerato i tempi, parlando di un possibile vertice tra lui e l’omologo russo Vladimir Putin da tenersi entro due settimane a Budapest; poi la possibilità si è arenata: “Non voglio perdere tempo e sprecare un incontro. Vediamo che succede, non ho ancora preso una decisione”, avrebbe detto in merito Donald Trump ai giornalisti. Dall’altre parte, il portavoce del Cremlino Peskov ha chiarito che nessuna delle due parti aveva indicato una tempistica precisa: “È necessaria una preparazione seria, avete sentito dichiarazioni sia dalla parte americana che dalla nostra secondo cui questo potrebbe richiedere tempo", ha dichiarato.
Il sostegno della Nato e il piano Ue
Di Ucraina e di vari aspetti relativi al sostegno della Nato a Kyiv, oltre che degli sforzi per la pace guidati dagli Usa, parleranno oggi a Washington il presidente Trump e il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte. Intanto l’Europa ha elaborato un piano in 12 punti per delineare i possibili confini della pace una volta cessate le ostilità, punto di partenza imprescindibile per l’avvio di negoziati, come previsto dallo stesso presidente Trump. Tra i punti indicati, previsto il rientro dei bambini ucraini avviati ad adozioni forzate, lo scambio di prigionieri e garanzie di sicurezza a Kyiv come un percorso più rapido di ingresso nell’Ue. Le sanzioni a Mosca verranno gradualmente rimosse se questa concederà fondi per riparare i danni subiti in guerra dall’Ucraina.
Notte di attacchi
Sul terreno, Mosca ha lanciato un massiccio attacco notturno su larga scala, che ha coinvolto varie città ucraine, causando in particolare due morti nella capitale, Kyiv, ma esplosioni sono state avvertite anche a Dnipro, Zaporizhzhia e nel porto di Izmail. L’attacco ha seguito il lancio di missili ucraini verso la Russia che hanno colpito l’impianto chimico di Bryansk dove si producono componenti chiave per i missili russi.
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