Ucraina, Chernobyl al buio dopo un attacco russo. I leader europei riuniti a Copenaghen
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Il sito nucleare di Chernobyl, in Ucraina, è rimasto senza elettricità per oltre tre ore a causa di un attacco russo contro una sottostazione energetica nella regione di Kiev. Anche la struttura che isola l'unità del reattore 4, distrutta nell'esplosione del 26 aprile 1986, e che impedisce il rilascio di materiali radioattivi nell'ambiente è rimasta senza corrente elettrica. Lo ha denunciato il presidente ucraino Zelenskyj, che ha parlato di un "attacco deliberato", che ha coinvolto più di venti droni. Nella tarda serata di ieri, il ministero dell'Energia ha dichiarato che la fornitura di energia elettrica a tutti gli impianti della centrale nucleare di Chernobyl era stata completamente ripristinata dopo l'interruzione. Il ministero ha spiegato che i livelli di radiazione nel sito restano entro i limiti normali e non rappresentano una minaccia per la popolazione. Le autorità di Kiev hanno reso noto che le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 53 droni lanciati dalla Russia nel corso di un attacco notturno.
L'Europa cerca difese per il futuro
Sui social il presidente ucraino ha sottolineato come sia fondamentale che i Paesi europei, gli Stati Uniti ei Paesi del G7 e del G20 adottino misure concrete per la pace e la sicurezza nella misura più ampia possibile. "Sono necessarie una risposta decisa e un'adeguata pressione sulla Russia per proteggere la vita umana. Sono grato a tutti coloro che nel mondo si rifiutano di rimanere in silenzio", ha concluso Zelenskyj. Intanto a Copenaghen si proseguono le riunioni tra i leader dell'Ue, con il Consiglio europeo informale e il vertice della Comunità politica europea. L'Europa si attrezza per le crisi future, con la guerra ibrida che incombe. Un elemento fondamentale, ha spiegato la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, sarà il “muro dei droni”. Cioè di un sistema di intercettazione e, se necessaria, neutralizzazione. “In questo caso – ha spiegato il presidente – ci avvaliamo molto dell'esperienza dell'Ucraina e pertanto dobbiamo procedere rapidamente, insieme all'Ucraina e in stretto coordinamento con la NATO”. E il presidente Zelenskyj, nel suo intervento ha sottolineato l'importanza che l'Europa limita l'acquisto di risorse russe, in particolare il petrolio. "Esercitare pressione sul petrolio russo e sui sistemi monetari che stanno dietro alle loro emozioni energetiche - ha spiegato il presidente ucraino - indebolisce Putin e contribuisce a migliorare l'opinione del presidente Trump sulla collaborazione con l'Europa. Quindi coloro che scelgono di legarsi alla Russia invece che all'America vanno contro entrambi, l'Europa e gli Stati Uniti".
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