La Knesset ha approvato in via preliminare un ddl per l'annessione della Cisgiordania La Knesset ha approvato in via preliminare un ddl per l'annessione della Cisgiordania  (ANSA)

Cisgiordania, primo sì della Knesset all'annessione da parte di Israele

Con 25 voti favorevoli e 24 contrari il parlamento israeliano ha approvato in via preliminare un disegno di legge per applicare la sovranità alla Cisgiordania. Trump: "Non avverrà, ho dato la mia parola ai Paesi arabi". Il segretario di Stato Usa Rubio: "Così si minaccia il piano di pace per Gaza". Critica anche l'Autorità palestinese: "I territori occupati in Cisgiordania, compresa Gerusalemme, e a Gaza costituiscono un'unica entità geografica"

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

La tensione in Cisgiordania (Stato di Palestina) non è mai stata latente. E negli ultimi mesi, in particolare nei due anni di guerra post-7 ottobre, si è fatta se possibile ancora più esplosiva. Incursioni dell’esercito israeliano; arresti spesso arbitrari; pestaggi in occasione della tradizionale raccolta delle olive; crescita smisurata di insediamenti illegali; assalti dei coloni in diverse città, con demolizioni di edifici, distruzioni di terreni agricoli ed espropriazioni di aree sempre più vaste; sfollamenti forzati; violenze, intensificatesi anche ai danni dei cristiani e che il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, due giorni fa ha definito "inaccettabili". Atti di una sorta di "giudaizzazione" di ampie zone della stessa Gerusalemme Est sono stati denunciati da analisti e network mediatici, come per esempio l’avvocato israeliano Daniel Seidemann e il sito "+972 Magazine".

Gli appelli all'annessione dei ministri della destra religiosa

Non sono mancati, infine, gli appelli all’annessione definitiva della Cisgiordania da parte di influenti esponenti del governo israeliano, come i leader della destra religiosa estremista, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. Proprio quest’ultimo a inizio settembre ha presentato un progetto per annettere l’82% di quello che anche il governo chiama con i nomi di Giudea e Samaria.

Il voto favorevole alla Knesset

Ieri, però, si è verificato un salto di qualità ulteriore nelle scelte della governance politica. La Knesset ha infatti approvato con una votazione preliminare un disegno di legge per applicare la sovranità israeliana sulla Cisgiordania. Il voto procedurale, che precede le tre votazioni obbligatorie prima che la proposta — presentata dal parlamentare Avi Maoz, del partito di estrema destra Noam, ma approggiata anche da Otzma Yehudit e dalle formazioni del sionismo religioso — diventi effettivamente legge, ha registrato 25 voti favorevoli e 24 contrari. Un passaggio, questo, che genera qualche imbarazzo negli uffici del premier, Benjamin Netanyahu, il quale aveva chiesto ai deputati del Likud di votare contro; mentre uno di loro, Yuli-Yoel Edelstein (poi rimosso, da parte del partito, dalla Commissione Affari esteri e difesa del parlamento), è stato decisivo con il suo “voto sì” per l’approvazione.

Tensioni con la Casa Bianca. Trump: non avverrà, Israele perderebbe il sostegno Usa

E apre a possibili frizioni con l’amministrazione statunitense, proprio nei giorni in cui il vicepresidente JD Vance e gli emissari della Casa Bianca, Steve Witkoff e Jared Kushner, si trovano in Medio Oriente per consolidare il cessate-il-fuoco e avviare la “fase 2” del piano di pace per Gaza. L'annessione "non avverrà, perchè ho dato la mia parola ai paesi arabi", ha detto in una intervista al "Time Magazine" il presidente degli Usa, Donald Trump. "Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse", ha aggiunto, spiegando poi di aver esercitato pressioni su Netanyahu perché accettasse il cessate-il-fuoco nella Striscia. "Non potete combattere contro il mondo", avrebbe detto Trump al premier israeliano. Il vicepresidente, JD Vance, ha definito il voto della Knesset "una stupida trovata politica", mentre il segretario di Stato, Marco Rubio, atteso in queste ore in Israele, ha affermato che l’annessione sarebbe una "minaccia per l’accordo di pace", ribadendo che "non sosterremmo questa mossa in questo momento".

La condanna da parte dell'Anp

E se una condanna, scontata, è arrivata da Hamas, il ministero degli Esteri dell’Autorità palestinese (Anp) ha dichiarato di "respingere e condannare con la massima fermezza" i tentativi di annettere territori palestinesi, con quella che è stata definita "l’imposizione della sovranità israeliana". I territori "occupati in Cisgiordania, compresa Gerusalemme, e a Gaza, prosegue la nota, costituiscono un’unica entità geografica": su di essi Israele "non detiene alcuna sovranità".

 

(Ultimo aggiornamento ore 14.45)

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23 ottobre 2025, 12:29