Il drammatico bilancio dell'operazione di polizia nella favela di Penha, a Rio de Janeiro Il drammatico bilancio dell'operazione di polizia nella favela di Penha, a Rio de Janeiro 

A Rio de Janeiro maxi operazione anti narcos: 138 morti

Continua a salire il numero delle vittime della più sanguinosa operazione di polizia nella storia delle favelas di Rio de Janeiro. Almeno 74 i corpi raccolti nelle ultime ore dai residenti nelle comunità che compongono i complessi di Alemão e Penha si sono aggiunti ai 60 cadaveri di presunti trafficanti di droga e di quattro poliziotti morti nel corso dei raid

Marina Tomarro - Città del Vaticano

E' salito ad almeno 130 morti il ​​bilancio della maxi operazione delle forze di sicurezza brasiliane scattata martedì alla periferia nord di Rio de Janeiro contro il gruppo criminale Comando Vermelho, uno dei più potenti dedito al narcotraffico nel Paese. Tra le vittime si contano anche quattro agenti di polizia. Dell'ulteriore aggravamento del bilancio delle vittime si è appreso nelle ultime ore, quando oltre 70 corpi sono stati disposti in fila in piazza São Lucas, nel complesso Penha, zona povera a nord di Rio de Janeiro, dagli abitanti usciti alla ricerca dei loro familiari scomparsi. I cadaveri sono stati rimossi in una vicina zona boscosa, dove si sono verificati gli scontri più violenti tra polizia e narcotrafficanti. L'identificazione dei corpi che si trovano soprattutto in una zona di fitta vegetazione chiamata collina della Misericordia, è stata molto drammatica, con i familiari che sollevavano le lenzuola e le coperte che coprono i cadaveri.

Lula: non possiamo tollerare il crimine organizzato

Si è trattato della più sanguinosa operazione di polizia mai avvenuta nella storia della città. Nel raid, che si è concentrato nei complessi di favelas di Penha e Alemão, sono stati impiegati 2.500 agenti, accolti con uno sbarramento di fuoco dai membri del Comando Vermelho, che si sono lanciati con i droni delle granate contro gli agenti. L'operazione ha portato all'arresto di 81 persone. Nelle ore successive secondo la Cnn, i criminali poi hanno eretto barricati in alcune località, incendiando autobus e auto, impedendo così il passaggio dei mezzi di soccorso. Sui social il presidente del Brasile, Ignacio Lula da Silva, ha sottolineato che non si può tollerare che la criminalità organizzata continua a distruggere le famiglie, opprimere i residenti e diffondere droga e violenza nelle citta. "Abbiamo bisogno di un lavoro coordinato che colpisca la spina dorsale del narcotraffico - ha spiegato il presidente Lula - senza mettere a rischio agenti di polizia, bambini e famiglie innocenti. È esattamente ciò che abbiamo fatto ad agosto nella più grande operazione contro la criminalità organizzata nella storia del Paese, che ha raggiunto il cuore finanziario di una grande banda coinvolta nel traffico di droga, nell'adulterazione di carburante e nel riciclaggio di denaro. Con l'approvazione dell'emendamento sulla sicurezza, che abbiamo presentato al Congresso nazionale, facciamo in modo che le diverse forze di polizia agiscono congiuntamente per contrastare le fazioni criminali".

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30 ottobre 2025, 09:05