Il Festival di Musica da Camera alla alla Hatfield House Il Festival di Musica da Camera alla alla Hatfield House  (Frances Marshall.)

Fare musica insieme, dono universale per l’umanità

Giunto alla sua 14.ma edizione, il Festival di Musica da Camera di Hatfield House si svolge dal 9 al 12 ottobre su un tema che ne racchiude l’essenza: “The Gift of Music”. Il programma, curato dal violoncellista Guy Johnston, direttore artistico della rassegna, riporta la grande musica al cuore della magnifica residenza della famiglia Cecil, legata al mecenatismo musicale fin dal Rinascimento

di Maria Laudiero - Hatfield

L’edizione 2025 del festival sarà inaugurata con il recital della pianista Mishka Rushdie Momen, che guiderà il pubblico in un percorso che attraversa secoli ed estetiche diverse. Nella stessa serata, Guy Johnston sarà protagonista di un momento molto atteso: la prima assoluta di un nuovo brano per violoncello solo, commissionato al compositore Matthew Kaner. La rassegna prosegue con nomi di rilievo internazionale: la pianista Imogen Cooper, che eseguirà l’integrale degli Impromptus di Schubert, e il Pete Letanka Jazz Trio, che porterà la freschezza e l’imprevedibilità del jazz in dialogo con le suggestioni storiche degli spazi di Hatfield. Il concerto conclusivo sarà anche il culmine, con il Messiah di Haendel accostato a The Protecting Veil di John Tavener.

Musica, formazione e partecipazione

Il festival non è solo un luogo di ascolto, ma anche di condivisione e crescita. I giovani della Purcell School guideranno il tradizionale Concerto per le Famiglie, mentre il Come and Sing permetterà al pubblico di partecipare in prima persona, cantando insieme i cori più celebri di Haendel. A sottolineare la vocazione del Festival a trasmettere la musica come bene comune è la dichiarazione del Settimo Marchese di Salisbury: “Ancora una volta, il programma riunisce un entusiasmante schiera di artisti di fama mondiale e siamo lieti di vedere le nostre sale sempre più piene. Quest'anno, siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto a numerosi ospiti illustri provenienti dall'Italia. È sempre un piacere riempire la casa di musica, soprattutto qui, dove più di 400 anni fa l'uomo che la costruì era egli stesso un appassionato mecenate di molti dei grandi compositori britannici del suo tempo.”

Hatfield House: un'eredità musicale e culturale

Costruita nel 1611 da Robert Cecil, primo conte di Salisbury, Hatfield House è da secoli un crocevia tra arte, potere e musica. La residenza fu luogo prediletto di Elisabetta I, che qui ricevette la notizia della sua incoronazione. Nei secoli, i Cecil hanno commissionato, collezionato e custodito musica e testi poetici, dai madrigali rinascimentali ai manoscritti di Byrd, Tallis e Gibbons, fino alle canzoni popolari del Novecento. Come mecenati, dedicatari, committenti e collezionisti di musica, la famiglia ha costituito un filo conduttore importante nella vita culturale del Paese. Molti dei più celebri musicisti britannici dei Tudor e del periodo giacobino compaiono in qualche modo nell'archivio di Hatfield House. Visitando la tenuta appare chiaro quanto fosse stretto il legame fra l’arte e il potere. Molta musica del ‘600 e degli inizi del ‘700 è stata eseguita per la prima volta proprio in questo palazzo; tutta la grande produzione della musica strumentale del periodo è stata una parte importante della vita di questi luoghi. Illustri esempi sono rappresentati dai compositori come Thomas Tallis, Orlando Gibbons e William Ward, oltre a John Cooper, maestro di musica alla corte di Carlo I e liutaio. Oggi Hatfield House non è solo testimonianza storica, ma anche un palcoscenico vivo: i suoi spazi, carichi di memoria, diventano cornice ideale per programmi che intrecciano repertori antichi e contemporanei, offrendo al pubblico un’esperienza unica di ascolto e contemplazione.

Musica e luoghi 

Il fascino del Festival nasce anche dalla relazione tra musica e architettura: ogni performance, immersa negli ambienti suggestivi della tenuta, acquista un carattere speciale, adattandosi allo spazio e restituendo al pubblico un’emozione irripetibile. Oggi, Hatfield House è la residenza del settimo marchese e della marchesa di Salisbury, e custodisce una ricca eredità culturale e storica. In tutta la dimora si possono ammirare straordinari esempi di artigianato giacobiano e una preziosa collezione di cimeli, che rendono Hatfield House un’importante testimonianza della storia musicale e politica britannica. Hatfield House Chamber Music Festival 2025 – The Gift of Music vorrebbe essere un’esperienza per celebrare il potere della musica di unire, educare e trasformare, mantenendo vivo un legame secolare tra arte, storia e comunità.  

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

06 ottobre 2025, 15:18