Sanae Takaichi, la nuova premier del Giappone Sanae Takaichi, la nuova premier del Giappone

Giappone, Sanae Takaichi è la prima donna premier della storia

La leader del Partito Liberal Democratico ha infranto il tabù ottenendo 237 voti, più della soglia richiesta per assicurarsi la carica. Le sfide non mancheranno: l'aumento del prezzi al consumo in un Paese in cui i salari sono invariati da trent’anni e la popolazione è in calo e invecchia velocemente

Pietro Piga – Città del Vaticano

Un’istante dopo che il presidente della Camera bassa della Dieta nazionale, Fukushirō Nukaga, ha certificato la sua elezione a primo ministro del Giappone, Sanae Takaichi ha fatto un sospiro di sollievo, si è sollevata dal suo scranno e ha chinato la testa per ringraziare. È la prima donna a ricoprire l’incarico, in 140 anni dalla sua istituzione, nella nazione dell’Asia orientale, ma la maggioranza di chi l’applaude, dopo averla votata, sono uomini. Ha infranto questo tabù ottenendo 237 voti, più della soglia richiesta per assicurarsi la carica, sconfiggendo Yoshikoko Noda, il presidente del Partito costituzionale democratico nonché premier dal 2 settembre 2011 al 26 dicembre 2012, che ne ha conquistati 149. Una volta nominata dall’imperatore Naruhito, Takaichi subentrerà a Shigeru Ishiba, dimissionario dopo le due sconfitte nelle elezioni parlamentari dell’ottobre 2024 e del luglio 2025 del Partito Liberal Democratico (Pld), di cui è stato il leader fino al 4 ottobre scorso.

La nuova premier

Takaichi è anche presidente, da poco meno di un mese, proprio del Pld, il gruppo della destra giapponese che esprime il primo ministro dal 2012 e che tra i parlamentari annovera solo il 13% di donne. La neoeletta capo di governo ne è membro dal 1996, ma l’inizio della sua carriera politica risale a tre anni prima, quando si assicurò, da indipendente, un seggio nella Camera alta della Dieta nazionale. Mentre moltiplicava i mandati da deputata, ha collezionato degli incarichi nei governi guidati dal Pdl e, in particolare, da Shinzō Abe: tra il 2006 e il 2020 è stata ministro per l’Innovazione, per la Sicurezza alimentare, per gli Affari sociali, per la Scienza e la Tecnologia, per Okinawa e gli Affari dei Territori del Nord, e per gli Affari interni e le comunicazioni. Poi, nell’ultimo esecutivo di Fumio Kishida (2021-2024) lo è stata per la Sicurezza economica.

I banchi di prova

La designazione a primo ministro di Takaichi, che ha scelto solo due donne nel proprio gabinetto riducendo la percentuale rispetto all’esecutivo precedente, si è concretizzata grazie all’alleanza tra il Pld e il Partito dell’Innovazione del Giappone, la formazione della destra con la quale è stato siglato un accordo dopo che quello storico, durato 26 anni, con i centristi del Partito del Governo Pulito (Pgp) è stato interrotto per divergenze sull’agenda politica. Su questa nuova coalizione, dunque, dovrà contare la premier per attuare il proprio programma di governo, che dovrà far fronte all’aumento dei prezzi al consumo in un Paese in cui i salari sono invariati da trent’anni e la popolazione è in calo e invecchia velocemente. Takaichi, anche per soddisfare le richieste degli alleati, dovrebbe concentrarsi avere tra le priorità anche la sicurezza nazionale e l’immigrazione, limitando – riporta Reuters – il numero di residenti stranieri nella nazione e le restrizioni sugli acquisti di proprietà dall’estero. Un altro dei primi impegni di Takaichi sarà l’incontro la settimana prossima, a Tokyo, col presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con cui dovrebbe definire un accordo commerciale.

 

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 ottobre 2025, 13:13