Le tende degli sfollati a Gaza City Le tende degli sfollati a Gaza City 

Gli Usa offrono ad Hamas un’uscita sicura dalle aree di Gaza controllate da Israele

Segnalati nuovi attacchi israeliani in violazione alla tregua nella Striscia: l'agenzia palestinese Wafa riporta di tre morti tra Khan Younis e Gaza City. Tensioni anche in Libano: il ministero della Sanità di Beirut parla di almeno una vittima per un attacco aereo dell’Idf su Kounine, nel distretto meridionale di Bint Jbeil

Giada Aquilino - Città del Vaticano

Un passaggio sicuro dalle zone di Gaza controllate da Israele a quelle tenute da Hamas. È quanto proposto dagli Stati Uniti ai militanti della fazione islamica, secondo quanto riportato dal sito d’informazione Axios che cita funzionari statunitensi e israeliani. La proposta dell’amministrazione Trump è stata consegnata mercoledì ad Hamas dai mediatori di Egitto e Qatar e punta a stabilizzare il cessate-il-fuoco nella Striscia. Ieri sera è peraltro scaduto l’ultimatum dato ai miliziani per evacuare i territori oltre la cosiddetta linea gialla, l’area destinata a rimanere sotto il controllo israeliano durante la prima fase dell’accordo entrato in vigore il 10 ottobre.

Entrati aiuti a Gaza ma l'emergenza rimane

Da quel giorno, fa sapere l’Onu attraverso il Programma alimentare mondiale, oltre 24.000 tonnellate di aiuti sono entrate a Gaza, ma gli operatori umanitari devono ancora affrontare carenze di fondi e problemi di coordinamento con le autorità israeliane, ha denunciato Ramiz Alakbarov, vice coordinatore speciale delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi.
L’agenzia palestinese Wafa ha intanto riferito della morte di tre palestinesi, uccisi oggi tra Khan Younis e Gaza City in attacchi delle forze israeliane, malgrado il ripristo della fragile tregua. Ieri Al Jazeera aveva parlato di altri raid aerei israeliani nel sud della Striscia, dopo la notte di sangue fra martedì e mercoledì scorsi conclusasi con un tragico bilancio di oltre cento morti, fra cui decine di bambini: le operazioni belliche avrebbero colpito Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a est di Khan Younis.

La restituzione dei corpi 

Attacchi, questi, avvenuti ore dopo che la Croce Rossa aveva consegnato alle Forze di difesa israeliane (Idf) le due bare contenenti i resti umani di Amiram Cooper, 85 anni, e Sahar Baruch, 25 anni, le cui identità sono state confermate dai medici forensi. Nella Striscia rimangono al momento i corpi di altri 11 ostaggi israeliani deceduti, mentre la famiglia di Ofir Tzarfati, il giovane israeliano rapito da Hamas il 7 ottobre 2023, poi portato a Gaza ed infine ucciso, ha seppellito il suo caro ieri per la terza volta, dopo che una parte dei resti era già stata consegnata. Da parte sua, Israele ha restituito i corpi di 30 prigionieri palestinesi, trasferiti al complesso medico Nasser di Khan Younis.
Momenti di forte tensione poi si sono registrati a Gerusalemme, durante la manifestazione indetta dagli ebrei ultraortodossi contro la leva obbligatoria nell’esercito. Oltre 200.000 persone sono scese in piazza e alcuni giornalisti sono stati aggrediti con bastoni, sassi e bottiglie. Un poliziotto è rimasto ferito, mentre un ragazzo di 15 anni è morto cadendo da un edificio in costruzione su cui si era arrampicato durante la protesta.

Tensioni in Libano

Sul fronte libanese, in queste ore segnalata dal ministero della Sanità di Beirut almeno una vittima per un attacco aereo dell’Idf su Kounine, nel distretto meridionale di Bint Jbeil. Il raid segue quello denunciato dall’Onu: gli uomini della missione Unifil, impegnati a presidiare la linea blu nel sud del Paese, hanno espresso profonda preoccupazione per un’incursione armata israeliana a Blida, ieri mattina. Nel blitz, è morto un impiegato comunale. Dopo l’accaduto, il presidente libanese, Joseph Aoun, ha ordinato all’esercito di contrastare le incursioni israeliane nel sud del Libano, che è anche oggetto di bombardamenti nonostante sia in vigore il cessate-il-fuoco del novembre 2024 tra Israele e Hezbollah.

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31 ottobre 2025, 11:35