Un rifugio per profughi nel campo di El-Fasher Un rifugio per profughi nel campo di El-Fasher

Sudan, 17 bambini uccisi nel Darfur settentrionale

L’eccidio è avvenuto durante l’attacco di sabato mattina al centro per sfollati Dar al-Arqam ad Al Fasher. “Quanto avvenuto contro bambini e famiglie già sfollati e in cerca di sicurezza è un oltraggio”, ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice Generale dell'Unicef

Vatican News

L'esercito del Sudan ha respinto nelle ultime ore un attacco delle Forze di supporto rapido (Rsf) contro la capitale del Darfur settentrionale, El Fasher, sventando gli assalti diretti contro i due ospedali locali. L'esercito ha dichiarato che le Rsf hanno utilizzato fanteria, veicoli da combattimento e carri armati nell'attacco. L'assalto segue le rapide avanzate compiute dalle Rsf la scorsa settimana, prima che l'esercito e le sue forze alleate le respingessero.

La condanna Onu

Nel frattempo le Nazioni Unite hanno condannato fermamente una serie di attacchi "ripetuti e deliberati" contro i civili a El Fasher condotti dalle Forze di supporto rapido (Rsf) e hanno chiesto che i responsabili siano chiamati a risponderne. In una dichiarazione rilasciata ieri, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha condannato i recenti attacchi in cui sono morti almeno 110 civili. Nella denuncia dell’organismo umanitario si fa riferimento all’utilizzo di droni contro un rifugio per sfollati nel quartiere di Daraja Oula, in cui sono morti almeno 57 civili, tra cui donne e bambini. In precedenza, tra il 5 e l'8 ottobre, una serie di attacchi aveva causato almeno 53 morti e oltre 60 feriti tra i civili.

Unicef: un vergognoso oltraggio

Secondo le notizie ricevute dall'UNICEF, almeno 17 bambini – 9 bambine e 8 bambini, tra cui un neonato di soli sette giorni – sono stati uccisi nell’attacco di sabato mattina al centro per sfollati Dar al-Arqam ad Al Fasher, nel Nord Darfur. Un’altra ventina di bambini sono rimasti feriti. L'attacco è avvenuto in una struttura che ospita famiglie sfollate. “Questo devastante attacco contro bambini e famiglie già sfollati e in cerca di sicurezza è un oltraggio”, ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice Generale dell'UNICEF.

Sotto assedio da più di un anno

Al Fasher è sotto assedio da parte delle Forze di supporto rapido (Rsf) da oltre 500 giorni, con gravi restrizioni alla libertà di movimento, all'accesso al cibo, all'acqua e alle cure mediche. I civili, tra cui un gran numero di bambini, hanno subito ripetuti bombardamenti e un deterioramento delle condizioni di vita. Diverse zone del Nord Darfur sono in condizioni di carestia da mesi e la sicurezza alimentare e la situazione nutrizionale dei bambini nello Stato ha raggiunto livelli catastrofici. Le strutture sanitarie segnalano un aumento dei decessi prevenibili di bambini legati alla fame e alle malattie. L'interruzione delle vie di rifornimento, il saccheggio dei convogli umanitari e il rifiuto di consentire l'accesso agli aiuti umanitari - conclude l’agenzia dell’Onu - hanno reso quasi impossibile portare avanti le azioni di assistenza.

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13 ottobre 2025, 11:42