Il presidente Usa Trump e l'omologo ucraino Zelensky Il presidente Usa Trump e l'omologo ucraino Zelensky  (AFP or licensors)

Ucraina, Zelensky a Washington da Trump che fra due settimane incontra Putin

Si riapre il tavolo diplomatico fra Stati Uniti e Russia per la tregua nel conflitto in Europa: oggi l’incontro fra il presidente ucraino e il capo della Casa Bianca, che a breve incontrerà il presidente russo a Budapest. Al centro dei colloqui il capitolo dei missili a lungo raggio americani promessi a Kyiv, su cui Trump sta facendo una parziale marcia indietro

Paola Simonetti - Città del Vaticano

Le speranze dell’Ucraina per un cammino di tregua passano per l’incontro a Washington di oggi, venerdì 17 ottobre, fra il presidente, Volodymyr Zelensky e l’omologo degli Stati Uniti, Donald Trump, nel quale si farà il punto sull’impegno statunitense per le forniture di armi a Kyiv, dopo le promesse del capo della Casa Bianca legate ai missili a lungo raggio Tomahawk e sui quali Trump ora frena perchè, ha dichiarato, “gli Stati Uniti non possono esaurire le loro scorte”.  Il presidente ucraino resta comunque fiducioso: "Oggi incontreremo i rappresentanti delle aziende di difesa, che producono armi potenti che possono sicuramente rafforzare la nostra difesa - ha dichiarato - in particolare, parleremo di ulteriori forniture di sistemi di difesa aerea” annunciando anche un incontro con i rappresentanti delle aziende energetiche americane.

La posizione di Mosca

Un elemento, quello dei missili a lungo raggio, sul quale si era freddata la disponibilità della Russia al dialogo: “Sarebbero un danno alle prospettive di pace” ha fatto sapere il presidente russo, Vladimir Putin, con il quale il capo della Casa Bianca si incontrerà, come confermato da Mosca, fra un paio di settimane a Budapest, in Ungheria. Una decisione presa dopo un tempestiva chiamata telefonica a Trump dal capo del Cremlino, che appare come un tentativo di disinnescare sul nascere l'eventualità di consegna di missili a lunga gittata a Kyiv, che potrebbe creare, secondo molti analisti, considerevoli danni all'industria bellica di Mosca, anche se non potrebbe comunque costituire un "punto di svolta" decisivo a favore del paese invaso, come dichiarato dallo stesso capo del Cremlino. Un tavolo di trattativa quello Usa-Russia che riveste interesse per il primo ministro, Viktor Orbán, di cui discuterà oggi proprio con Putin, spiegando che si sta anche "ultimando l'incontro ufficiale anche tra Ungheria e Stati Uniti a Washington". 

Le richieste di Kyiv

“Ci aspettiamo il medesimo slancio che c’è stato per frenare il terrore e la guerra in Medioriente – ha dichiarato Zelensky-. Il linguaggio della forza e della giustizia si ritorcerà inevitabilmente contro la Russia" ha aggiunto, sottolineando come “Mosca si stia affrettando a riprendere il dialogo non appena è venuto a conoscenza dei Tomahawk".

Lo scontro prosegue

Restano intensi gli attacchi incrociati fra Russia e Ucraina: 61 i droni ucraini neutralizzati nella notte da Mosca. Uno dei un raid ha ucciso un corrispondente militare dell'agenzia russa Ria Novosti in una zona della regione di Zaporizhzhia occupata dalle truppe russe. Colpite da Kyiv anche sottostazioni elettriche della Crimea, secondo quanto riferito dalle autorità regionali. L'Ucraina da parte sua, dopo i duri colpi ricevuti alle infrastrutture energetiche, ha imposto interruzioni di corrente a livello nazionale per il secondo giorno consecutivo "a causa – ha dichiarato l’operatore della rete elettrica statale- della difficile situazione del sistema energetico”.

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17 ottobre 2025, 07:37