Ucraina, condizioni difficili a Pokrovsk per la nebbia
Roberta Barbi – Città del Vaticano
È la nebbia, in questo momento, la grande nemica della difesa ucraina perché causa di notevoli difficoltà alla ricognizione aerea a Pokrovsk, roccaforte chiave nella regione orientale di Donetsk da settimane oggetto di una furiosa battaglia. Lo ammette lo stesso presidente ucraino, Volodymr Zelensky, ieri in visita a Kherson in occasione del terzo anniversario della liberazione della città dopo 9 mesi di assedio russo. Secondo Zelensky, i russi avrebbero raccolto almeno nell’area 170.000 soldati per una nuova offensiva.
I fronti di Zaporizhzhia e Kupiansk
Non va meglio neppure a Zaporizhzhia, dove Mosca sta aumentando il numero e la portata degli attacchi e dove Kyiv si è ritirata da ben cinque insediamenti, mentre migliora la situazione a Kupiansk dove, sempre secondo il presidente, le truppe ucraine stanno ottenendo risultati. Nella notte sono proseguiti gli attacchi con droni: quelli russi hanno colpito la regione di Odessa fortunatamente senza causare feriti, mentre almeno 22 droni di Kyiv sarebbero stati abbattuti dalle difese russe in diverse regioni, compresa quella della capitale Mosca.
Sventato attentato a un gasdotto
In questo contesto, il servizio di sicurezza ucraino ha arrestato un agente dell’intelligence militare russa che si stava preparando a far esplodere un importante gasdotto nell’Ucraina orientale, impedendo così l’interruzione della fornitura di riscaldamento alle regioni di Kharkiv e Poltava. L’uomo, residente a Kharkiv, è stato trovato in possesso di un ordigno già pronto e di un cellulare contenente evidenti prove di contatti con la Russia.
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