Zelensky in Turchia. Usa e Russia lavorano "in segreto" a un piano di pace per l'Ucraina

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Ben 28 punti ispirati a quelli utilizzati per il cessate il fuoco a Gaza: in questo consisterebbe il piano elaborato "in segreto" da Stati Uniti e Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, stando al sito d’informazione Axios che cita, in merito, fonti anonime. Intanto gli Stati Uniti hanno approvato una nuova vendita di armi a Kyiv per il valore di 105 milioni di dollari, finalizzata alla manutenzione e all’aggiornamento dei sistemi già in suo possesso.

Zelensky per una “pace giusta”

In giornata il presidente Zelensky è atteso a Istanbul per un rilancio dei negoziati: la priorità, ha detto, è naturalmente avvicinare la fine della guerra, ma anche arrivare a una “pace giusta” per il suo Paese. In Turchia Zelensky avrebbe dovuto incontrare anche l’inviato Usa Steve Witkoff che negli ultimi tempi ha parlato molto con il presidente russo Putin - venerdì, inoltre, entreranno in vigore le sanzioni americane ai colossi del petrolio russo - ma il rappresentante di Washington all'ultimo minuto ha fatto sapere che non ci sarà. Assente da Istanbul anche la delegazione di Mosca: la conferma l’ha data il portavoce del Cremlino Peskov. La tappa turca arriva al termine del viaggio del presidente ucraino Zelensky in Europa e alla vigilia della resa dei conti interna sullo scandalo corruzione che a Kyiv ha investito il settore dell’energia.

Sul terreno

Kyiv, intanto, ha condotto un attacco con missili americani Atacms sulla città russa di Voronezh e ha colpito due centrali termoelettriche nella regione occupata del Donetsk dove il 65% della popolazione è rimasta senza luce. Dall’altra parte, Mosca ha condotto un massiccio attacco con droni su Kharkiv, in cui sono rimaste ferite almeno 46 persone, mentre il Ministero della Difesa afferma di aver conquistato altri due villaggi nella parte orientale del Paese. Lo stesso presidente Zelensky ha infine fatto sapere che nove persone sono morte in seguito a un raid russo a Ternopil, nella parte occidentale dell'Ucraina.