La giovane Yasmine Mbellu Lumbala nel giorno della laurea La giovane Yasmine Mbellu Lumbala nel giorno della laurea

RD Congo. Semi di Pace, un faro di speranza nel buio di Mikondo

La testimonianza di Yasmine, giovane congolese che ha studiato al Collège Pape François di Kinshasa. La scuola è stata realizzata dalla onlus italiana con i fondi della Conferenza episcopale italiana

Francesco Ricupero - Città del Vaticano

"Mi chiamo Yasmine Mbellu Lumbala e vengo da Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Da otto anni faccio parte del gran numero di bambini e di bambine, ragazzi e ragazze dei quali l’associazione Semi di Pace si è presa cura nelle varie parti del mondo": inizia con queste parole la video testimonianza di Yasmine, una giovane congolese che nel 2021 ha ottenuto il diploma di scuola superiore al Collège Pape François e da qualche settimana ha conseguito la laurea triennale in Scienze infermieristiche, con specializzazione in ostetricia, presso l’Institut Superieur Kimbanguiste des Sciences de Developpement di Kinshasa.

Un sogno che è diventato realtà

Quello di Yasmine potrebbe sembrare un semplice racconto, invece è un atto di gratitudine a Semi di Pace, onlus con sede a Tarquinia, in provincia di Viterbo, per aver trasformato la sua speranza in realtà e la sua determinazione in forza concreta. Grazie al sostegno della onlus, la giovane congolese ha potuto frequentare le lezioni con serenità, avere materiali adeguati e soprattutto sentirsi libera di immaginare un futuro diverso. Oggi, dopo anni di impegno, ha  conseguito la laurea e questo traguardo non è solo di Yasmine, ma di tutti coloro che permettono a tanti ragazzi e ragazze di studiare, nonostante le  difficoltà delle famiglie d’origine. La sua laurea non è solo un traguardo personale, ma il simbolo della fiducia che è stato riposto in lei fin da piccola dal  Collège Pape François:  un’oasi nel deserto nel quartiere periferico di Mikondo, a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, dove circa 900  bambini e bambine, ragazzi e ragazze, di età compresa fra i 3 e 16 anni, frequentano assiduamente le lezioni per completare gli studi e, magari, andare all’università. Un’opera realizzata da Semi di Pace insieme alle suore della congregazione Figlie della Passione di Gesù Cristo e di Maria Addolorata a Kinshasa, e grazie al sostegno economico dei fondi dell’8xmille della Conferenza episcopale italiana (Cei).

Un faro di speranza

"La scuola — spiega ai media vaticani Luca Bondi, presidente di Semi di Pace — è il grande faro di speranza che illumina Mokondo: un quartiere da “inferno dantesco” dove prostituzione e violenza sono all’ordine del giorno". In questa zona vivono centinaia di famiglie con gravi difficoltà economiche e questa scuola è il loro punto di riferimento in tutti i sensi. Per tante persone, infatti, l’istruzione costituisce il vero processo di liberazione dai rischi dello sfruttamento, della povertà e dell’emarginazione sociale. "Le famiglie sono consapevoli che la scuola può garantire un futuro migliore ai loro figli". Il traguardo raggiunto da Semi di Pace, dalle suore passioniste e da tanti ragazzi e ragazze, come Yasmine, ne sono un luminoso esempio. E la neo laureata, postando sui social un video, ha voluto ringraziare  la onlus "per la sua attenzione e  il suo sostegno morale, finanziario  e spirituale". "Sarò sempre riconoscente — spiega Yasmine — per tutto ciò che avete fatto per me". Nel suo messaggio Yasmine sottolinea che porterà sempre con sé  l’esempio di solidarietà, consapevole che la generosità può aprire strade nuove. A Mokondo, le strutture scolastiche non sono sufficienti per rispondere alla richiesta di iscrizione di un numero sempre maggiore di studenti, soprattutto di quelli che devono proseguire il ciclo secondario. La maggior parte delle famiglie non possiede le risorse economiche per mantenere i figli a scuola. In situazioni di estrema povertà, i bambini vengono destinati al lavoro duro in agricoltura o in miniera. Le bambine, invece, vengono costrette a sposarsi prima dell’età legale o a prostituirsi. "In tale contesto — ricorda Bondi — opera la comunità delle passioniste che assicurano dal 2007 un servizio di educazione e formazione scolastica (scuola primaria) per bambini e bambine dai 5 ai 10 anni al fine di garantire un’alfabetizzazione di base a una fascia di popolazione infantile tra la più povere e depresse del Paese. All’interno della scuola lavora personale locale. È un’occasione — conclude — che consente alla comunità di migliorare la qualità della vita".

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27 novembre 2025, 12:47