In Turchia vertice dei Paesi musulmani su Gaza. Hamas restituisce tre corpi

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

La Turchia riunisce oggi a Istanbul i ministri degli Esteri di Paesi a maggioranza musulmana per parlare degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e della situazione umanitaria nell’enclave palestinese. Alla riunione, ospitata dal capo della diplomazia di Ankara, Hakan Fidan, è attesa la partecipazione, secondo fonti diplomatiche dei media ufficiali turchi, dei titolari degli Esteri di Doha, Riyad, Abu Dhabi, Amman, Islamabad e Giakarta, gli stessi Paesi che — con l’Egitto, tra i principali mediatori dell’accordo di tregua — incontrarono il presidente degli Usa, Donald Trump, a settembre a New York.

Erdogan: pessima condotta di Israele

Intanto, aprendo il 41° incontro del Comitato permanente per la cooperazione economica e commerciale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Comcec), a Istanbul, il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha duramente criticato Israele per la sua "pessima condotta" dopo l’intesa. Mentre Hamas "sembra piuttosto determinato a rispettare l’accordo" per Gaza, Israele, secondo Erdoğan, "ha massacrato oltre 200 persone innocenti dal cessate-il-fuoco (il numero sarebbe di 236, stando a quanto riporta Al Jazeera, n.d.r.) e ha continuato a occupare e attaccare la Cisgiordania".

Trump: la tregua non è fragile

Nonostante le numerose fibrillazioni militari da quando la tregua è entrata in vigore — pesanti sono stati gli attacchi israeliani su tutto il territorio della Striscia per contenere, a detta dell’Idf, incursioni terroristiche degli islamisti — Trump si è detto certo, in una intervista alla Cbs, che la tregua "non sia fragile", aggiungendo inoltre che non intende fare pressioni sul premier israeliano, Benjamin Netanyahu, per il riconoscimento della Palestina.

Hamas ha resituito i corpi di altri 3 ostaggi

Sul terreno continuano le ricerche per recuperare i resti degli ostaggi deceduti. Squadre della Croce rossa si sarebbero infatti attivate nella zona orientale di Khan Younis nel quartiere di Shejaiya, nella parte est di Gaza City. Ad esse si sarebbero aggiunti anche gruppi di Hamas, secondo quanto riferisce Al Arabiya. Ieri sera, gli islamisti hanno intanto consegnato allo Shin Bet e all’esercito tre corpi, che sono stati poi identificati dal Centro nazionale di medicina legale: si tratta dei militari Asaf Hamami, Omer Neutra e Oz Daniel.

In Israele arrestata l'ex procuratrice militare

Nel frattempo, montano le polemiche all’interno del mondo politico israeliano per la diffusione di un video di torture e abusi sessuali ai danni di un prigioniero palestinese nel luglio 2024 nel centro di detenzione di Sde Teiman. L’ex procuratrice generale militare dell’esercito israeliano, Yifat Tomer-Yerushalmi, è stata arrestata — assieme all’ex procuratore capo, Matan Solomosh — con l’accusa di ostruzione alla giustizia per la diffusione del video — finito nelle mani della tv Channel 12 — e per un successivo sospetto di insabbiamento dell’indagine interna. La procuratrice si era dimessa venerdì. Furiose le reazioni di Netanyahu, che ha parlato di "attacco propagandistico" e chiesto una indagine indipendente. "L’incidente ha causato enormi danni all’immagine dello Stato di Israele e dell’Idf", ha affermato.