Il camper rosa, polizia in piazza per dire no a violenza contro le donne

Parcheggiato in Piazza Pia il mezzo della Polizia di Stato italiana che promuove la campagna ‘Questo non è amore’, nata per proteggere e dare ascolto a quelle donne che richiedono aiuto. Sulla carrozzeria del veicolo tanti post-it colorati con un pensiero che passanti e curiosi hanno lasciato per testimoniare il proprio rifiuto alla violenza di genere

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

Un post-it per dire no alla violenza. In vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra martedì 25 novembre, la Polizia di Stato oggi, 22 novembre, ha parcheggiato in Piazza Pia il camper rosa, il mezzo nato con la campagna ‘Questo non è amore’ per proteggere e dare ascolto e informazioni a quelle donne che richiedono aiuto. L'idea dei post-it è legata al fatto che il problema della violenza di genere rimane spesso nascosto. “Ci sono storie che sono confinate tra le mura domestiche che non riusciamo a intercettare, ci sono donne che non hanno il coraggio di denunciare o, ancora peggio, che non sono consapevoli che ciò che vivono. Ecco, noi con una semplice frase, scrivendo per noi cosa non sia amore, possiamo sperare che una donna, leggendo quel messaggio, si riconosca in quelle parole e capisca che quello che vive non è normale e, soprattutto, che c'è un posto dove può chiedere aiuto”, spiega Elisabetta Accardo, portavoce del questore di Roma.

Il camper rosa della Polizia
Il camper rosa della Polizia

L’impegno quotidiano

Per il questore di Roma Roberto Massucci il significato dell’iniziativa “si arricchisce grazie al contesto in cui ci troviamo. Siamo circondati da migliaia di persone che si stanno accingendo ad iniziare il percorso per il passaggio sotto la Porta Santa nell'anno del Giubileo della Speranza. E quindi il significato di questa iniziativa è che vuole dare speranza nel contrasto alla violenza contro le donne, che ci deve vedere impegnati senza sé e senza ma”. E proprio appuntamenti come questo “ci devono far pensare che è l'impegno di tutti i giorni, non soltanto di queste giornate importanti. Quindi credo che sia particolarmente importante oggi essere qui, in questo luogo iconico”. Perché non tutto ciò che a volte sembra amore, lo è effettivamente: “Bisogna essere capaci di cogliere i segnali tossici, questo rientra anche nel piano dell'esigenza di denunciare, di avere il coraggio di far emergere questi segnali, di non sottovalutarli, di essere consapevoli che è necessario interrompere un percorso per evitare che si arrivi a epiloghi drammatici che possono essere evitati se si chiede aiuto”.

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Protezione ed educazione dei bambini

Presente in Piazza Pia anche il cardinale Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma: “Ho accettato volentieri l'invito del signor questore a prendere parte a questa iniziativa. Assistiamo quasi quotidianamente a notizie di cronaca molto tristi, che vedono purtroppo investite le donne con atti di violenza che spesso arrivano alla morte. È un allarme sociale di fronte al quale non dobbiamo assolutamente cedere”. E le persone hanno risposto in maniera positiva, contribuendo a lasciare il loro pensiero nel camper rosa: “Mi sono fermato anch'io a leggere molti di questi post-it, mi hanno colpito perché ci sono anche frasi scritte da bambini, frasi scritte in diverse lingue del mondo. È un tema che tocca nel profondo l'intimo di ogni persona umana e quindi anche il fatto non solo di scrivere, ma anche che altri si possano fermare a leggere, aiuta tanto”. E ai più piccoli è rivolto un pensiero in particolare: “Leggendo quelle frasi, soprattutto le frasi dei bambini, mi sono interrogato sulle situazioni che vivono alcuni di loro: magari sono piccoli che a casa assistono a scene di violenza, di grida nei confronti della mamma o di altre figure femminili. Questo è veramente molto triste, quindi abbiamo il dovere di proteggere i bambini e di educarli affinché, crescendo, non facciano le cose che alcuni grandi fanno”.

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22 novembre 2025, 19:09