Ohsako Kozue: la realtà dei lavoratori immigrati in Giappone
Adriana Masotti - Tokyo
Ci viene a trovare nel Centro stampa allestito a Tokyo per il viaggio apostolico di Papa Francesco. La signora Ohsako Kozue ha accettato di rispondere a qualche domanda, dopo parecchia insistenza, non per mancanza di volontà, ma per il timore di non conoscere a sufficienza la lingua italiana. Sono infatti più di 20 anni che non la parla, dopo averla imparata un po' in un soggiorno a Roma. Del resto è così, mi dicono, per tutti i giapponesi è difficile fare una cosa se non sono sicuri di farla bene.
La gioia per l'arrivo del Papa
Ai nostri microfoni racconta la sua felicità per l'arrivo del Papa, insieme al dispiacere di non poter partecipare alla Messa che Francesco celebrerà domani pomeriggio all'interno del Palazzo dello Sport, Tokyo Dome. Non ha ricevuto infatti conferma la sua richiesta di partecipazione perchè i posti sono limitati e si è provveduto ad un sorteggio. La seguirà però, assicura, da Youtube. Per la Chiesa cattolica del suo Paese, dice, questa visita è un'occasione unica.
Ascolta l'intervista a Ohsako Kozue
I lavoratori immigrati in Giappone
Il lavoro di Ohsako Kozue consiste nel cercare di dare risposte alle tante richieste di assistenza che arrivano tutti i giorni presso il Catholic Tokyo International Center, un Centro di supporto per migranti e rifugiati della diocesi. I lavoratori immigrati o i richiedenti lo status di rifugiato provengono per lo più dal Vietnam, dalle Filippine, dal Myanmar, dal Perù e dal Brasile. Le regole dell'accoglienza sono severe. I lavori che svolgono sono generalmente i più umili e i meno pagati. A contatto con tante sofferenze, Ohsako spera che il Papa abbia una parola anche per queste persone.
I dati dell'immigrazione
Alla fine del 2010, gli stranieri in Giappone erano circa 2 milioni 130 mila, il doppio rispetto a vent'anni prima. In quanto ad appartenenza religiosa, si stima che il numero dei cattolici immigrati in Giappone superi quello dei cattolici giapponesi. Per loro in molte parrocchie si celebrano le Messe, la domenica, nelle diverse lingue e la loro presenza dà vitalità e freschezza alla Chiesa locale essendo gli immigrati soprattutto giovani.
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