Papa Leone XIV parla ai partecipanti all'Incontro giubilare promosso a Roma dal Celam Papa Leone XIV parla ai partecipanti all'Incontro giubilare promosso a Roma dal Celam

Il Papa: le famiglie "canto" di speranza, povertà e guerre minacciano la loro dignità

Leone XIV riceve i partecipanti all’Incontro giubilare promosso a Roma dal Celam per il futuro della famiglia, indica il modello perfetto della Sacra Famiglia e ricorda le crisi generate dalla “mancanza di lavoro e di accesso ai sistemi sanitari, gli abusi sui più vulnerabili, le migrazioni, le guerre”. Compito delle istituzioni e della Chiesa è “rafforzare gli elementi nella società che favoriscono la vita in famiglia”

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Le nostre famiglie siano un “canto silenzioso di speranza, capaci di diffondere con la loro vita la luce di Cristo”, per portare “la gioia del Vangelo” sino “ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce”. E seguendo il modello perfetto della Sacra Famiglia, “le nostre case saranno torce vive della luce di Dio”. Ma povertà, mancanza di lavoro, di tutela sanitaria, abusi, migrazioni e guerre ne minacciano la dignità. Così, ricordando anche le parole di Papa Francesco nelle Esortazioni apostoliche Evangelii gaudium ed Amoris Laetitia, Leone XVI indica il cammino per il futuro della famiglia ai partecipanti all’Incontro giubilare promosso in questi giorni a Roma dal Celam, il Consiglio Episcopale Latinoamericano, ricevuti questa mattina nella Sala del Concistoro. Un evento di tre giorni, nella sede del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II, dedicato in particolare alle sfide che affrontano le famiglie nelle periferie, specialmente in America Latina e nei Caraibi, in dialogo con altre regioni del mondo.

LEGGI QUI IL TESTO DEL DISCORSO DI PAPA LEONE XIV

Il Papa benedice i partecipanti all'Incontro giubilare promosso dal Celam
Il Papa benedice i partecipanti all'Incontro giubilare promosso dal Celam   (@Vatican Media)

Sinodalità in famiglia è fare insieme le scelte importanti

Nell'introdurre il suo discorso, tutto in spagnolo, il Papa sottolinea che nell'Incontro giubilare i partecipanti hanno dialogato seguendo "il metodo sinodale, riflettendo su alcune questioni di attualità che riguardano la vita familiare".

Vivere la sinodalità nella famiglia richiede il “camminare insieme”, condividendo sofferenze e gioie, dialogando in modo rispettoso e sincero, tra tutti i suoi membri, imparando ad ascoltarsi e a prendere le decisioni familiari importanti tutti insieme.

Giubileo della Speranza è tornare alle radici della nostra fede

Un dialogo nel contesto del Giubileo della Speranza, e per questo il Pontefice propone, come era solito fare il suo predecessore, tre parole per riflettere: giubileo, speranza e famiglia. Ricorda che la parola Giubileo, nell’Antico Testamento, evocava il ritorno: “alla terra, alla condizione originaria di uomini liberi, alle origini della giustizia e della misericordia di Dio”. E che oggi questo tornare “dobbiamo leggerlo come una chiamata a ritornare al centro della nostra vita, a Dio stesso, al Dio di Gesù Cristo”.

Il Giubileo ci invita anche a pensare alle nostre radici: alla fede ricevuta dai nostri genitori, alla preghiera perseverante delle nostre nonne che sgranavano il rosario, alla loro vita semplice, umile e onesta che, come lievito, ha sostenuto tante famiglie e comunità.

Non fondare la vita su sicurezze mondane

Sono loro che ci hanno insegnato “che Gesù è la Via, la Verità e la Vita” e che in lui “troviamo la nostra vera gioia: il giubilo di saperci a casa, nel luogo dove dobbiamo essere”. Gesù stesso, dopo la resurrezione, invita i discepoli a “tornare in Galilea”.

Non dobbiamo cadere nel pericolo di fondare la nostra vita su sicurezze umane e su aspettative mondane

Povertà e mancanza di lavoro minacce alla dignità della famiglia

Nell’ambito sociale, chiarisce Papa Leone XIV, si potrebbe tradurre “questa tentazione nel tentativo di ‘vivacchiare’, come diceva san Pier Giorgio Frassati”. E cita Papa Francesco nell’Esortazione post-sinodale Amoris laetitia

Al tempo stesso, siamo consapevoli del fatto che oggigiorno ci sono autentiche minacce alla dignità della famiglia, come, per esempio, i problemi relativi alla povertà, la mancanza di lavoro e di accesso ai sistemi sanitari, gli abusi sui più vulnerabili, le migrazioni, le guerre

Per questo, prosegue il Pontefice, ricordando le parole di san Giovanni Paolo II nell’Enciclica Sollecitudo rei socialis, “le istituzioni pubbliche e la Chiesa hanno la responsabilità di cercare i modi per promuovere il dialogo e rafforzare gli elementi nella società che favoriscono la vita in famiglia e l’educazione dei suoi membri”.

Leone XIV saluta i partecipanti all'udienza
Leone XIV saluta i partecipanti all'udienza   (@Vatican Media)

La famiglia, dono e compito

In questa ottica, per il Papa, “possiamo intendere la famiglia come un dono e un compito”. Dio ci affida a suo Figlio, a sua Madre, “in ogni figlio, in ogni sposa o sposo”, come fece con san Giuseppe, “per essere, insieme a loro, base, lievito e testimonianza dell’amore di Dio in mezzo agli uomini”. Una “Chiesa domestica e focolare dove arda il fuoco dello Spirito Santo, diffonda a tutti il suo calore e li inviti a questa speranza”.

San Paolo VI e l’esempio della Sacra Famiglia

Leone XIV ricorda quindi la celebre omelia di san Paolo VI, a Nazaret, nella quale, ha esortato “a seguire l’esempio della Santa Famiglia, accompagnando, sostenendo l’altro nel silenzio, nel lavoro e nella preghiera, affinché Dio realizzi in lui il progetto di amore che gli ha riservato”. Questo è l’amore che s’incarna in ogni vita nata alla fede dal battesimo. E conclude la sua riflessione con una chiamata “a quella gioia traboccante che invase i discepoli nell’incontrare Gesù Risorto e li portò a proclamare il suo nome in tutta la terra”. Sant’Agostino, sottolinea il Pontefice, definiva questo “giubilare” come “un gaudio che non si può esprimere a parole e che è proprio, soprattutto, dell’Ineffabile”.

Siano le nostre famiglie questo canto silenzioso di speranza, capaci di diffondere con la loro vita la luce di Cristo, “perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce”

Papa Leone conclude il suo discorso affidando i partecipanti all’Incontro “all’intercessione della Santa Famiglia, modello perfetto che Dio offre come risposta al grido disperato di aiuto delle famiglie”.  Imitandola, assicura, “le nostre case saranno lampade accese della luce di Dio”.

Il momento finale della foto di gruppo
Il momento finale della foto di gruppo   (@Vatican Media)

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19 settembre 2025, 13:00