2025.10.31 Membri dell'"International Youth Advisory Body"

Il Papa ai giovani di IYAB: date voce ai più deboli, attenti alla fede conosciuta solo on-line

Leone XIV riceve i membri dell'International Youth Advisory Body, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e sceglie di parlare a braccio. Nel discorso preparato e consegnato, esorta a farsi portavoce dei propri coetanei, soprattutto di chi non può accedere alle stesse opportunità educative. Poi, l'invito a essere "maestri di creatività e coraggio" e la rassicurazione: "Siate certi che la vostra voce viene ascoltata e presa sul serio, la vostra presenza è preziosa"

Antonella Palermo - Città del Vaticano

Il punto di vista dei giovani non è accessorio ma è preso sul serio dalla Chiesa che in essi confida per uno slancio missionario basato proprio sulla creatività e il coraggio delle nuove generazioni. È quanto afferma il Papa - nel discorso in inglese preparato e consegnato -, rivolto ai membri dell'International Youth Advisory Body, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, accolti in Vaticano oggi, 31 ottobre. A questa realtà impegnata a far conoscere alla Santa Sede le istanze e la prospettiva che provengono dall'universo giovanile su varie tematiche che riguardano la missione della Chiesa, Papa Leone sceglie di parlare a braccio.

LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO DEL PAPA CONSEGNATO ALL'IYAB

La vicinanza alla Chiesa nasce dalla vicinanza a Cristo

Leone XIV ci tiene, all'inizio dell'incontro, a rimettere a fuoco la radice di una vera partecipazione ecclesiale, che è spirituale "non ideologica o politica". Una precisazione importante che ribadisce una questione essenziale: essere vicini al cuore di Cristo, la vera sorgente di ogni azione, di ogni appartenenza, di ogni missione. Su ciò poggia la maturità, su questa immersione in Gesù per sentire e vedere come fa Lui:

Chi è vicino a Gesù, chi diventa suo amico nella preghiera, attraverso i Sacramenti e nella vita quotidiana, comincia a sentire come Lui sente; comincia a portare nel cuore il mondo intero: nulla gli è estraneo, nessuna persona gli è indifferente. Le sofferenze degli altri, i loro bisogni, le loro aspirazioni lo riguardano, lo toccano. Da qui il desiderio di partecipare, di sentirsi parte della missione universale della Chiesa, rivolta a tutti.


Ascoltare le voci soffocate dal rumore dei potenti

Tenendo conto della priorità sinodale a cui la Chiesa è chiamata a dare segni concreti, il Papa invita i giovani dare il proprio contributo senza trascurare i più fragili o inseguire le mode di chi chi grida più forte:

Attraverso di voi, infatti, si vuole anche prestare attenzione alle voci dei giovani più deboli, più poveri, di quelli soli, dei rifugiati, di coloro che lottano per integrarsi nella società e accedere alle opportunità educative, voci che troppo spesso sono soffocate dal rumore dei potenti, di chi ha successo, di coloro che vivono in realtà “esclusive”.

Il Papa con i giovani dell'IYAB
Il Papa con i giovani dell'IYAB   (@VATICAN MEDIA)

Il rischio di una fede disincarnata e solitaria

Mostrando di non essere estraneo a quelli che possono essere i rischi di una fede conosciuta on-line, il Pontefice mette in guardia da un’esperienza che rimanga a livello solo individuale, "che rassicura intellettualmente ed emotivamente, ma non diventa mai 'corpo', rimane disincarnata". Sono allora proprio le esperienze di carattere sinodale a creare l'antidoto, a far uscire dalle barriere dell'io, a fare comunità. Più precisamente, afferma Leone:

Gli algoritmi dei social media troppo spesso creano solo una cassa di risonanza del soggetto, cioè colgono le preferenze e i gusti personali e le “rimandano indietro” amplificate, arricchite di proposte accattivanti. Ma ognuno rimane solo con sé stesso, prigioniero delle proprie inclinazioni e delle proprie proiezioni.

In missione con creatività e coraggio

Il Successore di Pietro è grato del "supplemento di energia" apportato dai giovani alla missione della Chiesa. Nel benedire questa rappresentanza di ragazzi e ragazze, il Papa rassicura: "Siate certi che la vostra voce viene ascoltata e presa sul serio. Il vostro contributo, la vostra presenza è preziosa". E aggiunge:

Tutto ciò richiede da voi giovani un cuore disposto ad ascoltare sia le “ispirazioni” dello Spirito sia le “aspirazioni” profonde di ogni persona, al di là delle apparenze, per cercare le vere risposte che danno senso alla vita; un cuore aperto alla chiamata di Dio e non fissato nei propri progetti, docile a comprendere e compatire prima di giudicare. La prospettiva della missione richiede anche la libertà dalle paure, perché il Signore ama chiamarci a percorrere strade nuove. E voi giovani potete essere, in questo senso, maestri di creatività e di coraggio.

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31 ottobre 2025, 11:50