2025.10.05 Giubileo del Mondo Missionario e Giubileo dei Migranti

Gaza, Leone XIV: gli sforzi fermino la guerra, verso una pace giusta e duratura

Prima dell’Angelus, in piazza San Pietro, il Papa si è detto preoccupato per l’insorgenza “dell’odio antisemita nel mondo”, dopo l’attentato a Manchester, e addolorato per la sofferenza del popolo palestinese, ma ha guardato con speranza ai passi avanti nelle trattative di pace, per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Vicinanza al popolo filippino colpito dal “forte sisma” di Cebu

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Leone XIV è preoccupato per il crescere “dell’odio antisemita nel mondo”, che si è espresso con l’attentato terroristico alla sinagoga di Manchester, il 2 ottobre, e continua ad essere addolorato per la sofferenza dei palestinesi a Gaza. Ma nelle sue parole prima della preghiera dell’Angelus, in Piazza San Pietro, al termine della Messa per il Giubileo del mondo missionario e dei migranti, c’è anche speranza.

In queste ultime ore, nella drammatica situazione del Medio Oriente, si stanno compiendo alcuni significativi passi in avanti nelle trattative di pace, che auspico possano al più presto raggiungere i risultati sperati. Chiedo a tutti i responsabili di impegnarsi su questa strada, di cessare il fuoco, e di liberare gli ostaggi. Mentre esorto a restare uniti nella preghiera, affinché gli sforzi in corso possano mettere fine alla guerra e condurci verso una pace giusta e duratura.

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Grazie a chi prega il Rosario per la pace

Preghiera che oggi risuona forte nel Santuario di Pompei, e il Papa invita ad unirsi spiritualmente con i fedeli radunati per la Supplica alla Vergine del Santo Rosario.

In questo mese di ottobre, contemplando con Maria i misteri di Cristo Salvatore, intensifichiamo la nostra preghiera per la pace, una preghiera che si fa solidarietà concreta con le popolazioni martoriate dalla guerra. Grazie ai tantissimi bambini che in tutto il mondo si sono impegnati a pregare il Rosario per questa intenzione. Grazie di cuore!

Vicinanza e preghiera per le Filippine colpite dal sisma

Prima di chiedere di pregare per chi soffre a causa dei conflitti in corso nel mondo, il Pontefice aveva ricordato il “forte sisma” che la sera di martedì 30 settembre ha colpito la regione centrale delle Filippine, in particolare la provincia di Cebu e le province limitrofe.

Esprimo la mia vicinanza al caro popolo filippino, e in particolare prego per coloro che sono più duramente provati dalle conseguenze del terremoto. Rimaniamo uniti e solidali nella fiducia in Dio, e nell’intercessione della Madre Sua in ogni pericolo.

 

Papa Leone XIV ha salutato tutti i pellegrini presenti, in particolare quelli della Diocesi di Pavia, guidati dal Vescovo, “come pure i fedeli tra cui alcuni giovani di Betlemme, che portano la statua della Vergine della Rivelazione”.

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05 ottobre 2025, 12:27

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

Ultimi Angelus / Regina Caeli

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