Leone XIV ai fedeli estoni: pregare per la pace, contro la logica di guerra in Europa
Vatican News
“Oggi assistiamo ancora al perpetrarsi della logica della guerra in Europa”, per questo Leone XIV chiede “di pregare con fervore per la pace” a circa duecentocinquanta fedeli giunti dall’Estonia in pellegrinaggio giubilare. Durante l’incontro di questa mattina in Vaticano, il Papa li ringrazia per essere venuti a Roma nell’Anno Santo a “celebrare gli stretti vincoli della Chiesa” in terra estone “con il Successore di san Pietro”, nella speranza “che questi legami si rafforzino ancora di più”.
Il valore del pellegrinaggio ecumenico
Il Pontefice sottolinea la portata ecumenica dell’iniziativa che unisce cattolici, membri della Chiesa luterana del Paese baltico e quanti hanno sostenuto la beatificazione dell'arcivescovo Eduard Profittlich, avvenuta nella capitale Tallinn il mese scorso. “La vostra testimonianza ecumenica non può far altro che crescere compiendo un pellegrinaggio insieme” - assicura loro il Pontefice - e riflette nell’oggi quella del gesuita tedesco, che fu il primo vescovo dell’Estonia ed è ora il primo beato della nazione. Una testimonianza, spiega Leone XIV, in “antitesi” all'odio “che è stato così tragicamente visibile durante la persecuzione della Chiesa da parte del regime sovietico”.
Congratulazioni ai nuovi presbiteri
Nel suo saluto in lingua inglese, il vescovo di Roma si congratula inoltre con i due sacerdoti recentemente ordinati. “La vostra generosità nel dire sì alla chiamata del Signore a servire Lui e la Chiesa come ministri ordinati del Vangelo è davvero un segno di speranza per la comunità cristiana nella vostra terra”, dice il Pontefice, auspicando che il loro esempio possa “incoraggiare molti altri a fare lo stesso”. In proposito esorta i presenti “a pregare gli uni per gli altri, e in particolare per il Vescovo” Philippe Jourdan “affinché l’unità come comunità di fede sia sempre alimentata dal Signore e attiri nuovi credenti”.
Le visite dei Papi e l'elevazione a diocesi nel 2024
Visitata da Papa Francesco nel 2018 e nel 1993 da san Giovanni Paolo II, in entrambi i casi nell’ambito di più ampi viaggi nei Paesi baltici dell’ex Unione Sovietica, l’Estonia ha gioito lo scorso anno per l’elevazione della Chiesa locale al rango di diocesi, un secolo dopo la sua creazione come Amministrazione Apostolica e quasi 500 anni dopo la scomparsa dell'antica Sede di Tallinn.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui
