L'ingresso degli uffici dell'Amministrazione del Patrimonio delle Sede Apostolica L'ingresso degli uffici dell'Amministrazione del Patrimonio delle Sede Apostolica 

Investimenti finanziari della Santa Sede, responsabilità condivisa tra Apsa e Ior

Con il Motu proprio "Coniuncta cura", Leone XIV abroga il Rescritto del 23 agosto 2022, che attribuiva all’Istituto per le Opere di Religione competenza esclusiva sulla gestione patrimoniale. E stabilisce che l’Apsa faccia uso della struttura dello Ior, a meno che il Comitato per gli Investimenti, “non ritenga più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati”

Vatican News

È stata pubblicata oggi, 6 ottobre, la lettera apostolica di Papa Leone XIV in forma di “Motu proprio” Coniuncta cura, sulle attività di investimento finanziario della Santa Sede. Un documento che fa chiarezza sulle istituzioni della Curia alle quali spettano queste attività, per il principio della “responsabilità condivisa” stabilito dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium di Papa Francesco. La stessa costituzione, promulgata il 19 marzo 2022, all’articolo 219, stabilisce che l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa) “è l’organismo titolare dell’amministrazione e della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare della Santa Sede, destinato a fornire le risorse necessarie all’adempimento della funzione propria della Curia Romana per il bene e a servizio delle Chiese particolari”. Prevede inoltre, nel comma 3, che l’esecuzione delle operazioni finanziarie avvenga “attraverso l’attività strumentale dell’Istituto per le Opere di Religione” (Ior).

LEGGI QUI IL TESTO DEL MOTU PROPRIO DI PAPA LEONE XIV

Il Motu proprio che Leone XIV ha firmato il 29 settembre, allo scopo di consolidare “le disposizioni succedutesi nel tempo” e definire “i ruoli e le competenze di ciascuna Istituzione, rendendo possibile la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione”, stabilisce che venga abrogato il Rescritto del 23 agosto 2022, dal titolo “Istruzione sull’Amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede”.

Il Rescritto abolito prevedeva che L’Istituto per le Opere di Religione avesse competenza esclusiva sulla gestione patrimoniale e fosse depositario di tutto il patrimonio mobiliare della Santa Sede e delle istituzioni ad essa collegate, interpretando in tal senso, il comma 3 dell’articolo 219 della Praedicate Evangelium. Disponeva quindi che tutte le istituzioni della Santa Sede “che siano titolari di attività finanziarie e liquidità, in qualunque forma esse siano detenute, presso istituzioni finanziarie diverse dallo Ior, devono informare lo Ior e trasferirle presso di esso appena possibile”.

Il Motu proprio Coniuncta cura, stabilisce invece che “nel determinare le attività di investimento finanziario della Santa Sede”, l’Apsa generalmente “fa effettivo uso della struttura organizzativa interna dell’Istituto per le Opere di Religione, a meno che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, non ritengano più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

06 ottobre 2025, 12:30