Leone XIV in Turchia: migliaia di giovani pregheranno con lui per la pace
Robert Attarian – Città del Vaticano
“Non pensavamo che avremmo riempito tutti i 4.000 posti dell’Arena. Adesso che il Papa sta per arrivare, ci dispiace di non disporre di uno spazio più grande! Il Pontefice troverà comunque migliaia di persone che si raccoglieranno intorno a lui e canteranno per la pace nel mondo”. Con queste parole monsignor Vartan Kirakos Kazanjian, amministratore aparchiale dell'arcieparchia di Istanbul degli armeni, anticipa ai media vaticani alcuni dettagli organizzativi del primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV in Turchia, previsto dal 27 al 30 novembre, e, in particolare, della Messa in programma nella Volkswagen Arena di Istanbul di sabato 29, alla quale parteciperanno con entusiasmo migliaia di fedeli, soprattutto giovani.
Monsignor Kazanjian, lei è il coordinatore del viaggio apostolico di Papa Leone XIV, che tra qualche giorno sarà ospite in Turchia. Come accoglierete il Papa?
Accoglieremo il Papa con grande gioia, sicuramente con grande organizzazione. Sia le chiese che le autorità locali hanno fatto tutto il possibile per assicurare una buona accoglienza. Siamo davvero felici che sia la prima visita apostolica e che sia una visita a sfondo ecumenico. Ci rende felici avere il nostro padre, il capo della nostra Chiesa, come il più grande ambasciatore, la più grande voce a favore della pace nel mondo oggi. Speriamo che darà molti frutti.
Tra i molti appuntamenti che il Santo Padre avrà c'è uno, in particolare, in programma il 28 novembre: la visita a Iznik, dove ci sarà un incontro ecumenico di preghiera per commemorare il 1700.mo anniversario del Concilio di Nicea. Può dirci qualcosa su questo incontro?
Questo incontro sarà un incontro di preghiera innanzitutto. Parteciperanno 20 rappresentanti di 20 comunità cristiane, cominciando dal Santo Padre che rappresenterà la Chiesa cattolica. Poi ci sarà la Chiesa locale più grande, la Chiesa greco-ortodossa, il Patriarcato greco-ortodosso, e poi la Chiesa siro-ortodossa, i Patriarcati di Antiochia, di Alessandria e diverse comunità anche evangeliche e protestanti. La preghiera si svolgerà su una piattaforma sul lago di Iznik, dove era la città di Nicea, dove l'imperatore aveva invitato tutti i vescovi.
Un altro degli incontri ecumenici è quello fissato per domenica 30 novembre con Sua Santità, Bartolomeo I, al Patriarcato Ecumenico, e la visita al Patriarcato Armeno Apostolico della Turchia.
La giornata di domenica il Santo Padre la inizierà con la sua visita al Patriarcato armeno di Istanbul dove incontrerà Sua Beatitudine il patriarca Sahak II Mashalian, come rappresentante anche del “Catholicos” di Echmiadzin, Karekin II. Questo incontro durerà mezz'ora e poi il Pontefice si trasferirà al Patriarcato greco di Fanar. Leone XIV parteciperà alla Divina Eucaristia celebrata dal patriarca Bartolomeo I in occasione della Festa di Sant'Andrea. Dopo la celebrazione è prevista un pranzo e dopo il pranzo c'è il congedo del Santo Padre da Istanbul per trasferirsi in Libano, la seconda tappa del suo viaggio.
Per quanto riguarda invece la Messa nella Volkswagen Arena che ovviamente riunirà tutto il mondo cristiano cattolico in una celebrazione intorno al Santo Padre, cosa ci può dire al riguardo?
Questa Messa, come in tutti i viaggi apostolici, rappresenta un momento focale nel quale il Santo Padre si incontra con la comunità locale e celebra con loro. Quindi ci saranno il seguito papale e le autorità delle chiese locali. E soprattutto le autorità cattoliche. Un dettaglio importante, se posso dire, sarà la presenza dei giovani, che si sono riuniti per incontrare questo "uomo della pace" che viene a portare un messaggio di pace per tutto il mondo. Per ora abbiamo 120 giovani volontari che si sono iscritti proprio con l’obiettivo di lavorare per la pace. Stiamo riflettendo con i loro responsabili affinché la Messa non sia la fine del loro servizio. Pensiamo di fare di questa celebrazione un momento fondativo di un movimento giovanile per la pace. L'altro dettaglio è il grande numero del coro che sarà composto da 250 persone da tutte le minoranze che si trovano a Istanbul: cattolici e non, ma tutti sono cristiani. C'è una partecipazione anche degli immigrati che si trovano da lungo tempo a Istanbul, ovvero gli armeni apostolici insieme agli armeni cattolici che formano un unico coro per cantare gli inni armeni insieme. Ci sarà anche la presenza di un piccolo coro siro-cattolico che intonerà melodie tradizionali, gli inni specifici alla chiesa siro-cattolica. Infine ci sarà un coro dei caldei con i loro inni tradizionali e un altro grande coro di 110 persone che canterà in tutte le lingue e accompagnerà la celebrazione della Messa in rito latino.
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