Foto di repertorio -  XXI Assemblea Plenaria della UISG a Roma, maggio 2019 Foto di repertorio - XXI Assemblea Plenaria della UISG a Roma, maggio 2019  (Vatican Media)

Il Papa alla UISG: testimoni del Vangelo alle frontiere del mondo

In una lettera inviata in occasione del 60° anniversario di fondazione dell’Unione Internazionale Superiore Generali, Leone XIV esorta le religiose ad essere “pellegrine e discepole missionarie della speranza” per guarire le ferite di chi incontrano

Benedetta Capelli - Città del Vaticano

Papa Leone richiama “la visione di San Paolo VI” che promosse il rinnovamento della vita consacrata nel mondo moderno sulla scia del Concilio Vaticano II. Il Pontefice cita Papa Montini nella lettera, datata 26 novembre 2025, e indirizzata a suor Oonah O’Shea, presidente dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali, in occasione dei 60 anni della fondazione della UISG avvenuta l'8 dicembre 1965.

“Mi unisco a voi nella gratitudine per i tanti modi in cui la UISG ha portato avanti questa missione con fedeltà e coraggio”, scrive il Papa che ricorda come l’Unione abbia promosso nei 60 anni di vita uno spazio di dialogo tra le Superiore dei sei continenti, condividendo “la ricchezza dei propri carismi” e i doni dello Spirito Santo “per il bene della Chiesa e del mondo”.

Discepole missionarie di speranza

Il Papa sottolinea che questo tempo è caratterizzato “da rapidi cambiamenti e da necessità pressanti”, pertanto l’impegno delle religiose nel campo della cooperazione e nella missione alle frontiere diventano “una potente testimonianza del Vangelo”. “Il fatto che questo anniversario coincida con l’Anno Giubilare della Speranza – soggiunge Leone XIV - è una grazia particolare”. Da qui l’augurio che in questo “tempo sacro” si rinnovi “la chiamata a essere pellegrine e discepole missionarie della speranza”: donne che, radicate nella consacrazione e guidate dallo Spirito, aiutino “a ravvivare la fiducia, a guarire le ferite e ad accompagnare il popolo di Dio con compassione e gioiosa perseveranza”. Infine l’affidamento a Maria, “Madre della Chiesa e modello di fedele discepolato”.

Un futuro da scrivere

“Oggi celebriamo una storia in continua evoluzione, proiettata verso il futuro e aperta a nuovi orizzonti”: così la presidente UISG Suor Oonah O'Shea, in un comunicato nel quale si annuncia la realizzazione di un documentario: “La vita consacrata, una speranza che trasforma” che mette in luce l'impegno delle religiose nelle periferie geografiche ed esistenziali. Nel racconto si mostra la loro presenza accanto ai migranti e ai rifugiati, si documenta il contrasto alla tratta di esseri umani, la difesa della dignità umana e il loro impegno a favore della salvaguardia del creato.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

16 dicembre 2025, 16:05