Ghisoni: i movimenti ecclesiali, testimoni di frontiera per i più lontani
Debora Donnini – Città del Vaticano
“Il Papa apre il video con l’intenzione di preghiera per il mese di maggio dicendo che i movimenti ecclesiali costituiscono un dono e una ricchezza per il mondo di oggi. Sono un dono che lo Spirito Santo fa alla Chiesa elargendo dei carismi particolari per annunciare il Vangelo nelle realtà ordinarie, le più disparate, con accentuazioni diverse”, a servizio dei giovani, delle famiglie, dei poveri, nei mezzi di comunicazione e dell’educazione. Così Linda Ghisoni, sottosegretario al Dicastero per i laici, la Famiglia e la Vita si sofferma con Radio Vaticana – Vatican News sulle parole che Papa Francesco ha espresso nel video.
Raggiungere i lontani
Parlando dei movimenti ecclesiali, Ghisoni sottolinea che “testimoniano i valori evangelici e riescono a raggiungere spesso persone molto lontane dai contesti ecclesiali quali possono essere le parrocchie, se ne prendono cura, e propongono loro percorsi di fede formativi”. “Sono testimoni di frontiera - aggiunge - e lì dove spesso non arriva la Chiesa istituzionale, arrivano con linguaggi idonei a chi li riceve”.
Nel video è il Papa stesso a evidenziare la creatività di questi gruppi. “I movimenti con la creatività donata loro dallo Spirito, sanno farsi prossimi”, evidenzia Linda Ghisoni, ricordando che l’internazionalità è una delle cifre di questi gruppi e che l’armonia di cui parla il Papa rimanda alla comunione ecclesiale.
La Gmg e il desiderio di incontro reale dei giovani
Nell’intervista l’altro tema centrale è quello della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, che si terrà dall’1 al 6 agosto. Tanti i giovani che si stanno preparando per questo "viaggio spirituale". Per dare qualche cifra: sono finora 540 mila i giovani che hanno manifestato interesse a partecipare e provengono da 196 Paesi. Vi sono poi 16.300 giovani che hanno dichiarato la disponibilità a essere volontari nella GMG e più di 660 vescovi che accompagnano questi giovani. "Dopo quattro anni dall’ultima Gmg, quella di Panama nel 2019 - anni segnati dalla pandemia, dall’isolamento, da varie guerre ma anche da un grande sviluppo tecnologico che in qualche modo ha permesso di superare le distanze geografiche senza muoversi dalla loro stanza - questi numeri ci dicono anche che nei giovani rimane vivo un grande desiderio di incontro in presenza”.
I teofori di oggi
La Gmg, sottolinea Linda Ghisoni, "va calata nella vita ordinaria ma può essere lo stimolo per fare questa esperienza di Chiesa e di dono che si riceve dallo Spirito Santo che parla in modo particolare lì dove il Santo Padre raduna i giovani e chiede loro di essere i teofori di oggi, i portatori di Dio e della Buona Notizia per i loro coetanei”.
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