La plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori a Cracovia (© Christian Alvarez) La plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori a Cracovia (© Christian Alvarez)

Tutela Minori, plenaria a Cracovia. Verny: prevenire gli abusi, la Chiesa sia casa sicura

Al via da oggi fino al 3 ottobre l’assemblea della Pontificia Commissione per la Protezione dei minori, la prima fuori Roma quale segno di sostegno e incoraggiamento alle Chiese locali. Messa di apertura nel Santuario della Divina Misericordia presieduta dall’arcivescovo Jędraszewski. Il presidente: "La posta in gioco è alta. Noi al servizio del Papa per proteggere bambini e adulti vulnerabili"

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

“Accogliere e ascoltare le vittime”, “tenere conto della verità”, “prevenire gli abusi”. Dal Santuario della Divina Misericordia di Cracovia, in Polonia, il luogo in cui Giovanni Paolo II pregava perché l’amore di Dio si diffondesse “in un mondo pieno di violenza e incertezza”, monsignor Thibault Verny rilancia l’impegno programmatico della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori di cui è da luglio presidente “affinché la Chiesa diventi sempre più una casa sicura”.

L’occasione è l’inizio della plenaria della Commissione al via da oggi 30 settembre fino al 3 ottobre nell’arcidiocesi di cui Karol Wojtyla fu pastore. È la prima volta che una sessione plenaria dell'organismo pontificio si tiene fuori Roma sin dalla istituzione nel 2014, e al contempo è un ritorno in Polonia per la Commissione che quattro anni fa organizzò a Varsavia - in collaborazione con l’episcopato polacco - una importante conferenza internazionale sulla salvaguardia dei bambini e degli adulti vulnerabili per le Chiese dell’Europa centrorientale. Proprio la volontà di continuare il percorso sinodale di protezione iniziato insieme alla Chiesa polacca nel 2021 ha fatto cadere la scelta sulla Polonia, con l'inizio dei lavori in un centro simbolico per l'intera nazione quale il Santuario di Łagiewniki, luogo di sepoltura di santa Faustina Kowalska e meta ogni anno di milioni di pellegrini da tutto il mondo.

Proteggere bambini e vulnerabili

“Siamo venuti qui oggi sulle orme di migliaia di uomini e donne di fede, seguendo il cammino indicatoci da San Giovanni Paolo II. Siamo venuti qui oggi per affidare le preoccupazioni della Chiesa e dell'umanità al Cristo misericordioso”, ha detto infatti monsignor Verny nel suo saluto al termine della Messa presieduta dall’arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski.

Il presule francese ha ribadito il servizio reso ormai da undici anni da Tutela Minorum prima a Papa Francesco, che l’aveva fortemente voluta per contrastare la piaga degli abusi nella Chiesa, e ora al suo successore Papa Leone XIV. Un servizio mirato a “proteggere i bambini e le persone vulnerabili e, così facendo, proclamare il Vangelo attraverso le nostre azioni e il nostro modo di essere nei loro confronti”. Questo impegno, ha aggiunto monsignor Verny, “implica necessariamente la capacità di ascoltare le Chiese locali, essendo presenti con loro, camminando con loro, incoraggiandole e sostenendole”.

Sostegno alle Chiese locali

In virtù di tale sostegno – realizzato dalla Pontificia Commissione attraverso l’iniziativa Memorare – l’assemblea plenaria si svolge quindi a Cracovia: un segno della vicinanza della Commissione alle comunità di fede locali a tutti i livelli. “È una dimostrazione concreta del nostro desiderio di essere con voi in questo cammino sinodale di protezione”, ha detto l'arcivescovo. “La posta in gioco è alta per tutti noi”, ha aggiunto. Si tratta di “accogliere e ascoltare le vittime, tenere conto della verità, prevenire gli abusi affinché la Chiesa diventi sempre più una casa sicura”.

La Commissione cerca di raggiungere questi obiettivi attraverso “la progressiva attuazione di linee guida universali di salvaguardia in ogni Chiesa locale”. Cosa che richiede un sostegno pratico in termini di risorse, fornito appunto da Memorare, progetto attraverso il quale vengono formate persone in diversi Paesi per aiutarle a capire come mettere in atto politiche di salvaguardia e come ricevere denunce e prendersi cura delle vittime, delle loro famiglie e comunità. “Tutti questi sforzi sono misurati, valutati e resi pubblici nella relazione annuale della Commissione, e sono lieto di comunicarvi che presto pubblicheremo la nostra seconda relazione annuale”, ha annunciato monsignor Verny lo scorso 12 settembre ricevuto in udienza dal Papa, al quale ha presentato il Secondo Rapporto Annuale sulle politiche e procedure per la Tutela nella Chiesa (il primo è stato pubblicato il 29 ottobre 2024).

La preghiera di Giovanni Paolo II

A conclusione del suo saluto, il presidente della Pontificia Commissione ha fatto proprie le parole di San Giovanni Paolo II che dal santuario “pregava affinché il mondo potesse sperimentare l'amore misericordioso di Dio”, quale “fonte di speranza” in mezzo a tante sofferenze: “Dio eterno… guarda con benevolenza a noi e aumenta la tua misericordia in noi, affinché nei momenti difficili non disperiamo né ci scoraggiamo, ma ci sottomettiamo con grande fiducia alla tua santa volontà”.

I lavori

A Cracovia sono presenti tutti i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Com'è noto, tra loro, oltre a esperti in materia - consacrati e laici - vi sono anche alcune vittime di abusi in passato. Fino a venerdì prossimo si ritroveranno nelle diverse sessioni plenarie a porte chiuse, ma sono previsti anche momenti collettivi. In programma pure, durante la settimana, l'incontro della Commissione con i vescovi polacchi. Al termine delle riunioni, sarà diffuso un comunicato stampa sui lavori dell'assemblea.

 

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30 settembre 2025, 19:45