2025.10.22 Mons. Antonio Staglianò in Polonia (© Tomasz Koryszko / KUL)

Polonia, ciclo di conferenze di Staglianò all’Università di Lublino

Il presidente della Pontificia Accademia Teologica ha tenuto una serie di incontri nell’ateneo intitolato a Giovanni Paolo II nel corso di una settimana di eventi scientifici, educativi e formativi

di Monika Stojowska

"Ho avuto il grande onore e la gioia di trasmettere il saluto della Pontificia Accademia Teologica ai partecipanti di questi importanti incontri presso la più antica università cattolica della Polonia. I temi che ci hanno radunati riguardavano molti aspetti, ma quello chiave è stato il ruolo delle università cattoliche nel promuovere il dialogo, costruire la pace e l'impegno per la diplomazia", ha affermato monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia Teologica, che si è trattenuto per una serie di conferenze e incontri presso l'Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino tra il 18 e il 22 ottobre.

Uno dei punti principali del programma è stato la presentazione del motu proprio di Papa Francesco "Ad theologiam promovendam". Monsignor Staglianò ha sottolineato che, secondo l'insegnamento pontificio, la teologia non può rimanere entro i limiti della sola filosofia e dell'etica, ma deve aprirsi al dialogo con gli altri campi del sapere: dalle scienze naturali, all'economia e il diritto, alla letteratura, alla musica e all'arte.

"Le sfide contemporanee – dalle guerre alle disuguaglianze sociali, dalla crisi ecologica all'intelligenza artificiale, dalle migrazioni di massa alle nuove forme di solitudine – non possono essere risolte in modo puramente tecnocratico o settoriale. Papa Leone XIV, raccogliendo l'eredità di Francesco, ci chiama al dialogo", ha osservato il presule nella conferenza tenuta all’ateneo polacco dal titolo "La teologia della sapienza come via per costruire il dialogo e promuovere la pace".

Incontro presso il Centro Heschel

Nella sede del Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche Abraham J. Heschel dell'Università Cattolica di Lublino (KUL) - in un edificio di particolare importanza storica della città, utilizzato dal comando tedesco durante la Seconda Guerra mondiale per pianificare lo sterminio di circa due milioni di ebrei durante l'”Aktion Reinhard” - monsignor Staglianò ha incontrato Mirosław Kalinowski, rettore dell’ateneo assieme ai dipendenti. Kalinowski ha ricordato che proprio nel mese di ottobre ricorrono tre anni dall'istituzione del Centro Heschel, che in questo lasso di tempo ha realizzato molte iniziative importanti, tra cui scambi di giovani con gli Stati Uniti, conferenze, mostre, pubblicazioni e produzioni cinematografiche. "Il Centro - ha sottolineato - ha il fine di costruire relazioni basate sulla scienza, l'educazione, la cultura e la religione".

Nell'ambito degli incontri, il presidente della Pontificia Accademia Teologica ha tenuto anche una lezione per l'occasione dal titolo "Nostra Aetate dopo 60 anni. Un'alleanza profetica per i nostri tempi travagliati", dedicata alla dichiarazione del Concilio Vaticano II sul rapporto della Chiesa con le religioni non cristiane. “Non è stata solo una dichiarazione di intenti o un esercizio di diplomazia ecclesiastica; è stata - ha sottolineato il presule - una rivoluzione silenziosa ma potente che ha piantato i semi della riconciliazione nel terreno ancora saturo delle ceneri della Shoah". "Nostra Aetate è una prova esistenziale per il nostro tempo", ha aggiunto, riferendosi alle attuali crisi globali evidenziate da guerre, nazionalismi risorgenti e declino del senso della comune dignità umana.

Visite di studio e cooperazione internazionale

Durante la sua permanenza a Lublino, monsignor Staglianò ha visitato anche la Facoltà di Medicina dell’Università di Lublino e il suo Centro di Studi per detenuti, attivo presso il Centro di Detenzione di Lublino. Ha partecipato anche agli incontri del Catholic Universities Partnership (CUP), una rete internazionale di atenei cattolici dell'Europa centrale e orientale e degli Stati Uniti, le cui attività sono coordinate dal Nanovic Institute for European Studies dell'Università di Notre Dame (USA).

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24 ottobre 2025, 15:58