Un momento della visita del cardinal Czerny nel campo per i profughi Rohingya a Cox's Bazar Un momento della visita del cardinal Czerny nel campo per i profughi Rohingya a Cox's Bazar

Il cardinale Czerny in Bangladesh, visita al campo dei profughi Rohingya

Il prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel Paese asiatico dall'1 al 4 novembre, ha visitato il Cox's Bazar che ospita oltre un milione e centomila rifugiati, ai quali la Caritas locale offre aiuto medico, scolastico, di formazione al lavoro e sui diritti umani. "Essere apolidi, disoccupati e confinati per anni - ha dichiarato - è intollerabile". A Narayanganj ha pranzato e celebrato la Messa per il Giubileo dei migranti con 600 sfollati interni cristiani

Vatican News

La visita al campo profughi di Cox’s Bazar, uno dei più grandi del mondo con oltre un milione e centomila rifugiati Rohingya, fuggiti dal Myanmar, è stata una delle tappe principali della visita pastorale in Bangladesh del cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, dall'1 al 4 novembre scorsi. Il Bangladesh ha iniziato ad accogliere i rifugiati Rohingya a partire dagli anni settanta, ma il flusso nel campo è aumentato in modo esponenziale dal 2017 raggiungendo oltre un milione di persone di cui il 50% minorenni.

L’accoglienza nella sede di Caritas Bangladesh

Czerny ha visitato Cox’s Bazar insieme al nunzio apostolico in Bangladesh, l'arcivescovo Kevin Randall, e all'incaricato della Commissione Episcopale Giustizia e Pace del Paese, padre Liton Hubert Gomes. Per il Dicastero lo hanno accompagno don Joseph Savarimuthu e la coordinatrice regionale, Francesca Donà. All’inizio della missione, sono stati accolti nella sede di Caritas Bangladesh dove hanno incontrato tutto lo staff guidato dall'arcivescovo di Chattogram, monsignor Lawrence Subrata Howlader.

Il cardinal Czerny con gli operatori di Caritas Bangladesh
Il cardinal Czerny con gli operatori di Caritas Bangladesh

A Cox’s Bazar servizi per salute, scuola e formazione al lavoro

Insieme, hanno visitato una parte di Cox’s Bazar dove la Caritas è molto impegnata nell’attività pastorale in favore dei bambini, delle donne, delle famiglie e di tutte le persone vulnerabili. Tra le attività promosse nel campo da Caritas Bangladesh, ci sono interventi nell'ambito della salute, dell’istruzione, il doposcuola, la formazione al lavoro, come la sartoria, l’empowerment delle donne e della conversione ecologica e la sensibilizzazione al rispetto dei diritti umani. Il cardinale ha incontrato alcuni bambini insieme ai loro educatori, ha visitato una famiglia, è stato in un atelier di artigianato e ha partecipato a un momento di preghiera interreligiosa. 

Fondamentale "mantenere il dialogo con le autorità"

In una conferenza stampa nella sede della Conferenza episcopale del Bangladesh, il porporato ha sottolineato: "Per chi vive nei campi, essere apolidi, disoccupati e confinati per anni è intollerabile". "È un vero peccato che la comunità internazionale non sia stata in grado di fornire una soluzione a questo problema", ha aggiunto, in riferimento al dramma dei Rohingya, tante volte denunciato negli scorsi anni da Papa Francesco. Sottolineando l'importanza di un impegno costante, il capo Dicastero ha concluso: "Dobbiamo mantenere il dialogo con le autorità. Non vogliamo mai chiudere la porta. Lo scambio di opinioni può aiutare a trovare soluzioni all'interno di un Paese o più in generale".

A Narayanganj, con 600 sfollati interni cristiani

Successivamente, nel corso della sua visita pastorale, il prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha avuto diversi incontri pastorali a Dhaka. Ha incontrato i vescovi del Bangladesh e la Commissione Episcopale Giustizia e Pace, che quest’anno celebra i 50 anni di attività. Il porporato si è unito alla loro giornata giubilare, che prevedeva incontri e festeggiamenti. Un’altra visita significativa è stata quella al Peter Bhaban, Credit Union center a Modonpur, Narayanganj, dove si offre accompagnamento pastorale a famiglie di migranti indigeni cristiani e vengono proposti percorsi di formazione. In questa occasione il cardinal Czerny ha celebrato la Messa per il Giubileo dei Migranti in presenza di circa 600 persone, con le quali ha poi pranzato.

Un altro momento della visita del cardinal Czerny in Bangladesh
Un altro momento della visita del cardinal Czerny in Bangladesh

Le Messe del 1 e 2 novembre

Il primo novembre, per la ricorrenza di Tutti i Santi, Czerny ha presieduto la celebrazione eucaristica nella St. Mary’s Cathedral a Dhaka. Il giorno dopo, ha partecipato ad una Messa nella chiesa più grande del Bangladesh, la Holy Rosary Church, alla presenza di 5 mila persone, seguita da una processione finale al cimitero accanto. Infine, il cardinale ha incontrato alcune autorità civili, tra cui the Chief Justice del Bangladesh, Syed Refaat Ahmed.

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12 novembre 2025, 14:05