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Hebdomada Papae: il Gr in latino dell'8 novembre

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario oggi: l'udienza generale di mercoledì scorso; la messa di Tutti i Santi e la proclamazione di San John Henry Newman dottore della Chiesa; la commemorazione dei defunti il 2 novembre. Il settimanale di informazione - in collaborazione con l’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato - è diffuso anche in podcast su Vatican News

“HEBDÓMADA PAPAE”
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
Die octávo mensis Novémbris Anno Sancto bismillésimo vicésimo quinto

TÍTULI

In Generáli Audiéntia, die quinto Mercúrii mensis Novémbris, autumávit Leo quartus décimus Paschále Mystérium Christiáni vitae esse cárdinem.

Kaléndis Novémbribus, cum Ómnium Sanctórum sollémnitas atque educatiónis disciplinǽque Iubilǽum celebrántur, sanctum Ioánnem Henrícum Newmam Ecclésiae doctórem Leo quartus décimus proclamávit.

Postrídie kaléndas Novémbres, cum omnes defúncti commemorántur, in Angélica Precatióne, cum Deo néminem derelíctum iri ásserit Póntifex.

Ex corde salútat Latínum sermónem studióse auscultántes Rosárius Tronnolone.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

NOTÍTIAE

Die quinto Mercúrii mensis Novémbris, in Petriáno Foro, Audiéntiam Generálem egit Leo quartus décimus, in qua arguméntum est expósitum, quod est “Pascha cotidiánae vitae tríbuit spem”. Refert Alexander De Carolis.

Paschális núntius est quod pulchérrimum, laetíssimum movénsque audíri in história pótuit, mónuit Póntifex. Testificátur Pascha amórem peccátum et vitam mortem vicísse, ideóque unum est quod adamússim respóndere percontatióni sensus potest qui nostram mentem nostrúmque cor inquiétat. Quisque homo dolórem, aegritúdinem ac tristítiam experítur, quóniam Pascha, áddidit Póntifex, Crucem non tollit, sed eándem per mirum certámen vincit, quod hóminum históriam mutávit. Qui paschális núntii sumus testes, nostram vitam, atque simul circa nos mundum, per spei mitem vim, convértimus.

Sábbato die, kaléndis Novémbribus, in Ómnium Sanctórum sollemnitáte, in Petriána plátea Sanctam Missam celebrávit Leo quartus décimus et ipse discípulis institutoribúsque suum Iubilǽum celebrántibus sancti Ioánnis Henríci Newman exhíbuit exémplar eundémque Ecclésiae doctórem proclamávit. Lóquitur Márius Galgano.

Mirábile cultúrae spiritalitatísque Newman exémplar – asséruit Póntifex – novas generatiónes movére potest, qui Infinítum sítiunt. Étenim scholae studiorúmque universitátes – suádet Leo quartus décimus – prophetíae officínae esse debent, ubi spes vívitur eáque continénter narrátur et iterátur. Si hic rerum prospéctus quiddam vidéri potest quod nostras facultátes praetergréditur, in péssima reténta ac nulla obscúra in univérsum cogitáta inclinántes, ea profligáre debémus, qui periculósior habétur hodiérni cultus morbus, quóniam spem delére minátur.

NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE

Domínico die áltero mensis Novémbris, ante Salutatiónem Angélicam recitándam, spei núntium memoráre vóluit Póntifex, qui a Resurrectióne trádita manat et ab illa fidúcia Deum suos fílios non oblivísci: “Nemo pessúmdatur”.

Die domínico secúndo mensis Novémbris, post merídiem, ad Veráni coemetérium Leo quartus décimus se cóntulit atque albárum rosárum fascículum in quodam sepúlcro depósuit, quod est offícium honóris ómnium mortuórum in illo Románo coemetério sepultórum. Cum isti moriúntur nos déserunt, sed viva cordis memória eos nos retinémus.

Haec dicénda putávimus, próximo sábbato nova vidélicet nuntiábimus. Óptime valéte!

“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae

8 novembre 2025

TITOLI

Leone XIV all’Udienza Generale di mercoledì 5 novembre ha affermato che il Mistero Pasquale è il cardine della vita del Cristiano.

Nella Messa per la solennità di Tutti i Santi, sabato 1° novembre, in occasione del Giubileo del mondo educativo, Leone XIV ha proclamato dottore della Chiesa San John Henry Newman.

Domenica 2 novembre, nel giorno della Commemorazione dei Defunti, il Papa ha ricordato all’Angelus che con Dio nessuno andrà perduto.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Rosario Tronnolone e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

Mercoledì 5 novembre papa Leone XIV ha tenuto l’udienza generale in piazza San Pietro sul tema “La Pasqua dà speranza alla vita quotidiana”. Il servizio a Alessandro De Carolis.

L’annuncio Pasquale è la notizia più bella, gioiosa e sconvolgente che sia mai risuonata nel corso della storia, ha ricordato il Papa. La Pasqua attesta la vittoria dell’amore sul peccato e della vita sulla morte, e per questo è l’unica risposta che può saziare la domanda di senso che inquieta la nostra mente e il nostro cuore. Ogni uomo sperimenta il dolore, la sofferenza e la tristezza, perché la Pasqua, ha aggiunto il Papa, non elimina la Croce, ma la vince nel duello prodigioso che ha cambiato la storia umana. Essere testimoni dell’annuncio pasquale significa trasformare la nostra vita, e il mondo attorno a noi, con la forza mite della speranza.

Sabato 1° novembre, nella solennità di Tutti i Santi, Leone XIV ha celebrato la Santa Messa in piazza San Pietro e ha presentato agli studenti e agli educatori presenti per il loro Giubileo la figura di San John Henry Newman, proclamandolo dottore della Chiesa. Ce ne parla Mario Galgano.

L’imponente statura culturale e spirituale di Newman, ha detto il Papa, servirà d’ispirazione a nuove generazioni dal cuore assetato di Infinito. Le scuole e le università, infatti, ha auspicato Leone XIV, dovrebbero essere laboratori di profezia, dove la speranza viene vissuta, e continuamente raccontata e riproposta. Se questa prospettiva può apparire come una sfida superiore alle nostre possibilità, dobbiamo combattere il pessimismo e l’oscurità del nichilismo, forse la malattia più pericolosa della cultura contemporanea, perché minaccia di cancellare la speranza.

NOTIZIE

Domenica 2 novembre, prima della recita dell’Angelus, il Papa ha voluto ricordare il messaggio di speranza che scaturisce dall’annuncio della Risurrezione e dalla fiducia che Dio non dimentica nessuno dei suoi figli: “Nessuno andrà perduto”.

Nel pomeriggio di domenica 2 novembre Leone XIV si è recato al cimitero del Verano e ha deposto un mazzo di rose bianche su una tomba, omaggio simbolico a tutti i defunti sepolti nel cimitero romano. Nel giorno della morte ci hanno lasciato, ha detto, ma li portiamo sempre con noi nella memoria viva del cuore.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

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08 novembre 2025, 12:40