La bellezza come forma di incontro nella VI edizione del Concerto con i Poveri
Gianmarco Murroni – Città del Vaticano
“Fondamentale è l’incontro e l’ascolto dei poveri, tesoro della Chiesa e dell’umanità, portatori di punti di vista scartati, ma indispensabili a vedere il mondo con gli occhi di Dio. Vi raccomando di dare la parola ai poveri”. Così si esprimeva Papa Leone XIV il 17 maggio scorso, in occasione dell’udienza ai membri della Fondazione ‘Centesimus Annus Pro Pontifice’. E con lo stesso spirito il pontefice parteciperà, domani 7 dicembre, in Aula Paolo VI, al Concerto con i Poveri, evento annuale che unisce musica, fraternità e solidarietà, davanti a 8.000 persone di cui 3.000 meno fortunate.
Il concerto è stato presentato oggi, 6 dicembre, nella Sala Stampa vaticana. La dimensione dell'evento va oltre l’esibizione musicale: esso è pensato come gesto concreto di vicinanza ai poveri e agli esclusi. Anche quest’anno saranno protagonisti gli ‘ospiti d’onore’: persone in condizione di fragilità - senza fissa dimora, migranti, famiglie, persone sole o in difficoltà - invitate tramite il Dicastero per il Servizio della Carità - Elemosineria Apostolica e numerose associazioni di volontariato. Al termine del concerto verrà offerta una cena calda d’asporto per oltre 3.000 persone, gesto che esprime il significato più autentico dell’iniziativa: condividere la bellezza come forma di vicinanza.
Bublé: quando sento la musica, sento la voce di Dio
Protagonista di quest’anno è il cantante canadese Michael Bublé, che si esibirà con parte della sua band insieme al maestro monsignor Marco Frisina, alla Nova Opera Orchestra e al Coro della Diocesi di Roma. “Ho avuto l’opportunità di incontrare il Santo Padre: è stato uno dei momenti più belli della mia vita - ha raccontato l’artista -, ho portato con me mia madre, mio padre, mia moglie e alcuni amici. Sono molto grato di essere qui in Vaticano, è straordinario. Il Santo Padre mi ha chiesto di cantare alcune canzoni, tra cui l’Ave Maria. Ho cantato questo brano solo una volta, quando me l’ha chiesto ero un po’ nervoso, ma poi mi sono reso conto che sarò affiancato da una importante orchestra: tutta la paura si è trasformata in gioia. La scaletta prevede diversi brani richiesti dal Santo Padre, penso che abbia un buon gusto musicale”. Poi un passaggio sull’importanza della fede: “La musica è un dono da Dio, quando sento la musica sento la voce di Dio. In ogni momento la fede mi aiuta. La mia musica si basa su amore e speranza. Viviamo in un mondo cinico, ci sono tante difficoltà per tante persone e c’è tanto buio attorno a noi, ma se tu hai fede e hai la luce dentro te puoi trovare la tua via”. Presente alla conferenza anche monsignor Marco Frisina: “L’incontro dei mondi musicali è una cosa bella, si può dialogare con tutti i generi e scoprire che Dio è presente sempre. Incontrarsi è il senso di questo concerto: la Chiesa si impegna e credo che la musica possa servire alla Chiesa come strumento di incontro, che supera ogni barriera e ogni lingua. La musica oltrepassa tutto perché tocca direttamente il cuore”.
Il programma del concerto
Il programma musicale del concerto sarà un vero e proprio racconto di Natale che intreccia la tradizione liturgica con il grande repertorio contemporaneo. All’arrivo del Pap, il Coro della Diocesi di Roma e la Nova Opera Orchestra lo accoglieranno con ‘Tu sei Pietro’, introducendo un clima di solennità che prepara alla prima parte della serata. Monsignor Frisina dirigerà quindi una sequenza di brani che aprono alla contemplazione del Ministero dell’Incarnazione: ‘Puer natus est nobis’, antifona natalizia tra le più antiche, seguita da ‘Quando nascette Ninno’, celebre pastorale di sant’Alfonso de’ Liguori interpretata da Serena Autieri, e da una vivace esecuzione di ‘Joy to the World’. Il programma proseguirà con ‘Gloria in cielo’, composizione tratta dal Laudario di Cortona ispirata all’annuncio degli angeli, e con ‘The First Nowell’, in una versione intensa e luminosa che accompagna il passaggio alla seconda parte della serata. L’ingresso di Michael Bublé segnerà un cambio di atmosfera che rimarrà però profondamente coerente con il carattere spirituale e natalizio dell’evento. Accompagnato dalla Nova Opera Orchestra diretta dal maestro Nicholas Jacobson-Larson, l’artista proporrà un itinerario musicale costruito appositamente per il Concerto con i Poveri, alternando brani iconici del proprio repertorio alle grandi melodie del Natale.
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