"Un gesto vile", la solidarietà della Chiesa a don Patriciello

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Solidarietà dalla Diocesi di Aversa a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano al quale ieri è stato consegnato un proiettile durante la Messa. Il vescovo, monsignor Angelo Spinillo, i sacerdoti e il popolo tutto della diocesi di Aversa sono ''vicini e solidali'' con don Maurizio Patriciello e con la comunità cristiana della parrocchia San Paolo al Parco Verde di Caivano, che, ''ancora una volta, e in maniera più grave sono oggetto di minacce e di assurde azioni intimidatorie''.

Mandanti fuori dalla verità della fede

''Il vile gesto è una drammatica profanazione dell'Eucaristia e una grave offesa al Santissimo Sacramento", si legge nella nota. "Quindi non solo colui che ha materialmente compiuto il gesto, ma anche gli eventuali mandanti hanno dimostrato di essere fuori dalla verità della fede e dalla comunione con la Chiesa del Signore Gesù Cristo. Al confratello parroco don Maurizio e ai fratelli e sorelle che vivono in quella comunità e in tutta la nostra diocesi, l'incoraggiamento a essere ancora voce di profeti che annunziano il Vangelo e che, fedeli al Signore Gesù, continuano a spezzare il pane santo della carità per offrirlo a tutti".

Cittadini per il bene comune

"I veri cristiani non minacciano nessuno e, piuttosto, sostengono tutti nel cammino del bene'', viene sottolineato nel comunicato. "La nostra società, come il mondo intero, oggi più che mai, ha bisogno di cittadini onesti, capaci di cercare il bene comune, e ha bisogno di credenti che vivano annunziando il regno di Dio, 'regno di verità e di vita, di giustizia e di pace'''.

La vicinanza di Mattarella

Domenica mattina nella parrocchia di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, un uomo di 75 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha consegnato a don Maurizio Patriciello una busta con all’interno un proiettile calibro 9 mentre si trovava in fila per ricevere la Comunione. L’uomo è stato subito fermato dai carabinieri e arrestato. Don Patriciello, noto per il suo impegno contro la camorra, ha detto: "Ho avuto paura innanzitutto per i bambini, erano tanti in chiesa e non sopporto che debbano trovarsi in situazioni di tensione". "Vicinanza e solidarietà" sono state espresse anche dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, dopo "il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima" il sacerdote.