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2020.09.15 Cesvi-infanzia-case-del-sorriso-tutela-bambini-3 Dizionario di Dottrina Sociale

Fare posto all’infanzia

Nel Dizionario della Dottrina sociale della Chiesa, Elisabetta Musi sottolinea come la civiltà di una società si misura nell’attenzione ai più piccoli

Elisabetta Musi*

Gli adulti sono la prima speranza di protezione dei bambini, e l’educazione è la condizione affinché la vita possa pienamente fiorire in loro. Questo il senso del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai leader mondiali partecipanti al Summit sui diritti dei bambini dal titolo “Amiamoli e proteggiamoli” del 3 febbraio 2025, denunciando una povertà materiale ed educativa di cui continuano ad essere vittime milioni di bambini e bambine in tutto il mondo.

A suggerire più efficaci azioni di contrasto anche le recenti evidenze scientifiche di neurobiologia riferite in particolare ai primi anni di sviluppo. Non è infatti solo il patrimonio genetico a determinare le caratteristiche di un soggetto e il suo stato di salute, i fattori ambientali hanno un impatto decisivo. Un bambino può essere portatore di geni che si manifestano come attitudini, ma può non sviluppare quelle attitudini perché non è mai stato esposto ad un ambiente in grado di attivarle. L’incidenza dell’ambiente sullo sviluppo umano getta dunque nuove responsabilità sul mondo adulto, chiamato a garantire contesti (fisici, naturali, spirituali, relazionali, emotivi), in cui i bambini e le bambine possano crescere.

È possibile leggere in questa prospettiva le quattro encicliche di Papa Francesco: un richiamo alla costruzione di spazi di vita che permettano la fioritura dell’umano guardato con irriducibile fiducia. Un impegno che riguarda il mondo della fede (Lumen Fidei, 2013), il creato (Laudato Sì, 2015), le relazioni oltre ogni divisione (Fratelli tutti, 2020) e l’educazione del cuore lontana da riduzioni emozionali e intimistiche (Dilexit nos, 2024). La costruzione di questi spazi inizia quando si sostengono padri e madri nei loro compiti educativi, quando li si aiuta ad essere buone guide, a scoprire che la funzione genitoriale non è una capacità innata ma è frutto di un apprendimento continuo che si realizza e si rafforza nel confronto, in contesti comunitari, attraverso pratiche di reciprocità e mutuo aiuto, di incontro e di ascolto.

Assumendo questa prospettiva, ripensare la convivenza a partire da una maggiore attenzione ai più piccoli e alla cura dei luoghi che li accolgono, oltre ad essere un atto di amore e di rispetto, è un programma di giustizia e di equità sociale, perché è nei gesti quotidiani verso l’infanzia che si misura la civiltà di un’intera società.

*Docente di Pedagogia dell’infanzia e Pedagogia della famiglia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

Ascolta il podcast di Dottrina Sociale della Chiesa

Il podcast è di Elisabetta Musi, curatrice della voce: “Fare posto all’infanzia: contesti educativi e responsabilità degli adulti” del Dizionario di Dottrina sociale.

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22 settembre 2025, 15:00