Norcia, restituita ai fedeli la Basilica di San Benedetto
Francesco Ricupero - Città del Vaticano
"La dedicazione di una chiesa e la consacrazione di un altare, ci dicono che tutto questo luogo viene messo a parte, perché assume una destinazione particolare: diventa il luogo dove Dio abita, la sua casa di Dio in mezzo a quella degli uomini. Sono nove anni che aspettiamo questo giorno". Sono le parole affidate ai media vaticani da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, in occasione della riapertura della Basilica di San Benedetto a Norcia che dopo nove anni viene restituita ai fedeli, alla comunità, ai turisti e ai pellegrini. Il 30 ottobre 2016, infatti, la terza scossa, la più distruttiva, della sequenza sismica iniziata il 24 agosto, rase al suolo uno dei luoghi simbolo della spiritualità: la chiesa, eretta sui resti della casa natale di san Benedetto e della sorella santa Scolastica, fu sbriciolata sotto il crollo del campanile.
Con il contributo di tutti
In questo fine settimana, prima della Festa di Tutti i Santi, due giornate – il 30 e il 31 ottobre – celebreranno la riapertura della basilica. Oggi, 30 ottobre, Norcia ospita la presentazione dei lavori di ricostruzione, mentre venerdì 31, alle 16.30, si svolgerà il momento più atteso, la solenne celebrazione eucaristica con la quale l’arcivescovo Boccardo dedicherà la basilica di San Benedetto, riaprendola così ufficialmente al culto. Con il presule concelebreranno, tra gli altri, il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, diversi vescovi umbri e abati, tra cui l’abate primate della Confederazione benedettina Jeremias Schröder. Forte sarà la presenza delle autorità statali ma anche europee, sebbene, spiega l'arcivescovo, "l'Unione europea non abbia voluto riconoscere nella sua Costituzione le radici cristiane, il fatto che abbia contribuito anche economicamente a questo cantiere e che ci sia qualcuno dei rappresentanti è a mio avviso un riconoscimento almeno implicito del ruolo che Benedetto e i suoi monasteri hanno ricoperto nella costituzione della coscienza europea”.
Ricostruito tutto da zero
I lavori per la ricostruzione della basilica hanno avuto inizio il 16 dicembre del 2021, in meno di quattro anni l’edificio è stato ricostruito interamente con tutte le attenzioni filologiche richieste dal materiale che è stato recuperato, catalogato, ricollocato con l’aggiunta delle migliori tecnologie disponibili, per garantire la sicurezza antisismica dell’intera costruzione. “È stato ricostruito praticamente da zero tutto – ricorda Boccardo - utilizzando tutte le pietre recuperate e numerate con cura particolare dai funzionari della Sovrintendenza e dai tecnici della ditta di ricostruzione. Per cui è stata un'opera particolarmente significativa al di là anche dell’operazione materiale. Noi ritroviamo questa basilica nella sua bellezza originaria perché tanti enti pubblici privati si sono messi insieme”. L’intervento di ricostruzione è stato finanziato grazie alle risorse messe a disposizione dal Commissario per la Ricostruzione Sisma 2016, dalla Regione Umbria e da Eni Spa, per un importo totale di circa 15 milioni di euro.
Un messaggio di consolazione e speranza
La restituzione della basilica ai fedeli, per l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, rappresenta senza alcun dubbio un messaggio di consolazione e di speranza. “Le macerie non possono e non devono avere l'ultima parola. La gente di Norcia e della Valnerina è gente non soltanto coraggiosa, ma anche tenace. Purtroppo, sono abituati ai terremoti; più o meno ogni vent'anni qui il terremoto fa visita, però è gente che non si scoraggia, che vuole ricominciare ogni volta daccapo. Dunque, un messaggio di incoraggiamento a tutti – ha proseguito il presule perché bisogna essere forti, bisogna superare anche queste fatiche, queste delusioni”. L’arcivescovo, inoltre, rivolge un pensiero a chi, dopo nove anni, “è ancora costretto a vivere lontano da casa senza poter riprendere una vita sicura e serena; e penso anche alle attività commerciali che ancora sono precarie”.
Questa Europa ha bisogno di ritrovare un'anima
Ma, in particolare, monsignor Boccardo rivolge un messaggio anche all'Europa. “Noi spalanchiamo le porte della basilica e dunque guardiamo dentro, guardiamo alla comunità cristiana che trova in Benedetto un maestro del discepolato del Signore, ma queste porte spalancate ci invitano anche a guardare fuori, dunque alla piazza, e a superare i confini di Norcia e dell'Italia, e guardare anche all'Europa, questa Europa che ha bisogno di ritrovare un'anima che non si può costruire soltanto sulla finanza, sulla politica, sull'economia, ma deve mettere la persona umana al centro di ogni suo progetto, di ogni sua realizzazione, come ci ha insegnato san Benedetto”. La messa sarà animata dalla corale diocesana, unitamente al coro “S. Benedetto Città di Norcia” e per la prima volta verrà eseguito il nuovo inno a san Benedetto composto e musicato da monsignor Marco Frisina.
La nuova lettera pastorale
L’altare, la sede e l’ambone sono nuovi e presentano dei pannelli in bronzo con i santi Benedetto e Scolastica. Nel transetto sinistro della basilica troverà posto l’immagine della Madonna Addolorata, tanto venerata a Norcia, in attesa che si ricostruisca la sua chiesa; nella zona del presbiterio, invece, verrà collocato, protetto da una teca e da un impianto di video sorveglianza, il reliquario di san Benedetto. Per l’occasione della riapertura della basilica monsignor Boccardo consegnerà alla Chiesa diocesana la nuova lettera pastorale dedicata a san Benedetto dal titolo “Ascolta, figlio mio, e pari docilmente il tuo cuore”.
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