Cerca

RD Congo, opportunità formative per i giovani leader di domani

A Kinshasa, in avenue Grand séminaire, il Foyer Saint Paul offre una casa e delle opportunità a giovani di valore che partono però da situazioni di svantaggio e non sono in grado di pagare le rette universitarie. A coinvolgerli in percorsi di volontariato e a creare leader del domani contribuisce Coe Ets, un'associazione italiana che aderisce alla federazione Focsiv

Vincenzo Giardina - Città del Vaticano

"Adesso sono un avvocato specializzato in diritto dell'ambiente, ma se non fossi stato accolto al Foyer Universitaire Saint Paul probabilmente non sarebbe andata così". A parlare, condividendo una testimonianza video da Kinshasa, la capitale della Repubblica democratica del Congo, è un giovane di 25 anni. Si chiama Grace Kashama Matolu e ha potuto frequentare giurisprudenza grazie al Foyer: una casa dello studente, in "avenue Grand séminaire", a poche centinaia di metri dalla città universitaria, con dormitorio, mensa, wi-fi e giardino. Soprattutto, con l'impegno a valorizzare i talenti, in particolare quelli che partono da condizioni economiche e sociali di svantaggio. Per loro sono pronte borse di studio, che consentono ai giovani di iscriversi all'università, riuscendo a pagare la retta, che per tanti resta proibitiva. "Grazie a quest'opportunità", racconta Matolu, "ho potuto frequentare i corsi dell'Université catholique du Congo, specializzandomi e seguendo una passione che è cresciuta nel tempo, lezione dopo lezione, pagina dopo pagina".

Studio comune in un'aula del Foyer universitario
Studio comune in un'aula del Foyer universitario

Una scelta nel segno della giustizia

C'è chi ha fatto altre scelte, iscrivendosi ad esempio all'Université de Kinshasa, l'Unikin, un ateneo statale. Il punto però, nella prospettiva del Foyer, non è questo. L'aspetto fondamentale è dare una possibilità, permettendo di superare un ostacolo nel segno della giustizia. È l'idea che ispira Coe Ets, l'associazione lombarda promotrice del progetto, che a Kinshasa impiega fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica e che aderisce a Focsiv, la Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana. Ne parliamo con Sara Petrone, cooperante e allo stesso tempo docente di inglese al Foyer. "L'esigenza", spiega, "è anche quella di dare una risposta alle difficoltà nell'accesso all'università, che ha costi troppo alti per gran parte della popolazione, che sono aumentati ancora negli ultimi mesi". Pochi giorni fa si sono concluse le selezioni per altri 50 giovani che saranno ospitati al Foyer. Per loro, oltre alla copertura delle spese, un'assicurazione medica e l'acquisto dei libri e dei materiali didattici, ci saranno attività "extra-curriculari", a partire da corsi di lingua e di informatica. Previste poi esperienze di agricoltura comunitaria, negli orti del Foyer, e percorsi di volontariato sociale, nei centri che a Kinshasa accolgono bambini di strada.

Un' escursione culturale degli studenti
Un' escursione culturale degli studenti

Un impegno comune

Di un impegno quotidiano anche su un piano organizzativo spiega Jean de Dieu Nzanzu, responsabile dello studentato. "Abbiamo una biblioteca con oltre 6mila opere e con una connessione internet wi-fi" premette. "I giovani li seguiamo poi anche nelle università, con visite di monitoraggio, per essere sicuri che tutto proceda per il meglio". A mettercela tutta è anche Joseph Atunungina Yvon, studente al secondo anno alla Haute École de Commerce, un altro istituto superiore di Kinshasa. "Seguo contabilità e gestione finanziaria", racconta mostrando con il telefono cellulare la sala-studio, uno degli spazi comuni del Foyer. "Tra le 20.30 e le 22.30", aggiunge abbassando la voce, "troviamo insieme altre due ore di concentrazione".

Momenti di convivialità al Foyer
Momenti di convivialità al Foyer

Leader di domani

Tra le notizie degli ultimi giorni ce n'è una che riguarda un altro ex studente, forse un leader di domani. "Claude Mbuyi ha frequentato il Foyer dal 2012 e si è sempre interessato alla politica, anche partecipando alle conferenze che ogni mese si organizzano qui" riferisce Petrone. "Questo mese è stato eletto presidente del Conseil National de la Jeunesse, un organismo chiamato a dare voce alle richieste, alle aspirazioni e ai sogni delle nuove generazioni, non solo in patria ma anche a livello internazionale".

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

09 ottobre 2025, 12:44