Il rettore della Cattolica: “Le università, luoghi di dialogo e pace, anche per Gaza"
Vatican News
“Per fare la pace occorrono istituzioni di pace. E le università italiane, oggi più che mai, sono chiamate a essere istituzioni di pace”. È l’appello forte e chiaro che Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha voluto lanciare dal palco del Festival nazionale dell’economia civile, in corso a Firenze, intervenendo giovedì 2 ottobre al convegno “L’università come luogo per ri-apprendere e irrobustire la democrazia”.
Gli atenei, luoghi di confronto
“Mi piace pensare a questo Festival – ha affermato la Beccalli - come luogo ideale per lanciare con forza un appello alla pace, per Gaza, e non solo”. Per questo, secondo il Rettore, serve sempre più “valorizzare il ruolo delle università come istituzioni di pace” in quanto luoghi di confronto, “spazi in cui promuovere il dialogo, l’incontro e la ricerca di sintesi tra posizioni anche molto distanti, facendo leva sul metodo scientifico che è alla base della ricerca accademica”. Il Rettore Beccalli ha indicato tre direttrici affinché le università possano diventare concretamente istituzioni di pace. La prima è “l’educazione e la formazione dei giovani ai valori della pace per renderli, in un futuro non lontano, protagonisti essenziali nell’agevolare processi di pace. È per questo necessaria una postura educativa chiara, volta a favorire un dialogo franco e leale anche con le posizioni più lontane dalle nostre”.
Arene di dialogo interreligioso e politico
La seconda direttrice è quella di rendere le università “arene di dialogo interreligioso e geopolitico”. Infatti, ha spiegato il Rettore Beccalli, “il valore della cultura universitaria si misura anche nella sua capacità di mettersi a servizio della comunità nazionale e internazionale per favorire percorsi di collaborazione”. La terza direttrice che qualifica le università come istituzioni di pace è avviare ricerche, partnership con altri atenei, enti e fondazioni in Italia e all’estero. Un esempio concreto è il Piano Africa, un’”importante dimostrazione” per stabilire collaborazioni e sinergie per costruire la pace. In questo modo, “attraverso l’attività di formazione, ricerca e terza missione, l’Università Cattolica del Sacro Cuore porta un rilevante contributo alla costruzione della pace in un continente segnato profondamente dai conflitti: se sono 61 quelli in corso nel mondo ben 28 interessano l’Africa”.
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