Salesiani, a Genova il 150.mo anniversario della prima missione
Pietro Piga – Città del Vaticano
Come 150 anni fa, il Porto Antico di Genova ospiterà i missionari salesiani. Da qui l’11 novembre 1875, a bordo del piroscafo Savoie, salparono verso la lontana Argentina i primi dieci figli spirituali di san Giovanni Bosco, dopo aver ascoltato il suo messaggio: “Cercate anime, non danari, né onori, né dignità”. In questo stesso luogo mercoledì 12 novembre, alle 10, i nuovi missionari si imbarcheranno su un battello fino a La Lanterna, il faro portuale del capoluogo ligure, rinnovando il mandato della Congregazione e tessendo un filo con i confratelli che partirono nel primo viaggio per trasmettere il Vangelo e l’amore di Dio ai più giovani, poveri e bisognosi di Buenos Aires. Questo tragitto dal Porto Antico sarà uno degli atti conclusivi delle celebrazioni per il 150° anniversario della prima spedizione missionaria salesiana: cominciano oggi, 10 novembre, e si chiuderanno proprio mercoledì e si svolgeranno negli spazi dell’Istituto don Bosco – Genova Sampierdarena.
Le celebrazioni
“In quest’occasione la riconoscenza è la prima emozione che si prova. Ma si sente anche un senso di responsabilità, dato dal dover tramandare ai posteri, con entusiasmo, passione e sacrificio, la fedeltà al sogno di don Bosco, continuare a dare attenzione ai ragazzi e priorità all’ambito educativo”, afferma ai media vaticani don Sergio Pellini, direttore dell’Opera don Bosco – Genova Sampierdarena, già direttore generale della Tipografia Vaticana – Editrice “L’Osservatore Romano” e cappellano della Direzione dei servizi di sicurezza e protezione civile dello Stato della Città del Vaticano. Il programma delle commemorazioni sarà aperto questa sera, alle 20.30, dalla proiezione di alcuni documentari missionari nel Cinema “Don Bosco” – “Club Amici del Cinema”. Domani, alla stessa ora, si terrà la veglia missionaria di preghiera, con intermezzi musicali del maestro Stefano Manna, nella chiesa di san Gaetano. Mercoledì, invece, saranno tre gli eventi finali: oltre al percorso in battello dei missionari, al Porto Antico, alle 11.15, sarà svelata una lapide commemorativa della prima spedizione missionaria salesiana alla presenza del Rettor maggior della Congregazione Salesiana, don Fabio Attard, e della superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, madre Chiara Cazzuola; alle 12.30, dopo la messa nella parrocchia, sarà inaugurato il Museo delle spedizioni missionarie.
Il nuovo museo
“La prima parte sarà dedicata al soggiorno di don Bosco a Genova e si potrà visitare la sua stanza – anticipa don Pellini – È stato qui 49 volte, ha pregato, riflettuto e progettato, compiendo un grande lavoro di discernimento e preparazione della nuova frontiera: le spedizioni missionarie salesiane”. In un altro spazio saranno esposti dei suoi oggetti, come il cappello e le lettere autografe inviate ai benefattori che l’aiutarono nello sviluppo dell’opera salesiana, i paramenti liturgici e la croce missionaria. Altre due stanze sono state allestite per ricordare il capo della prima spedizione missionaria, nonché primo vescovo e cardinale salesiano, Giovanni Cagliero, e al primo direttore dell’Istituto don Bosco – Genova Sampierdarena, don Paolo Albera. Il percorso all’interno del museo si concluderà con la mostra incentrata sulle attuali missioni in 136 nazioni nelle quali sono impegnati oltre 10 mila missionari. “Oggi più che mai, la presenza è importante. La nostra Congregazione non si tira mai indietro, anche sui fronti più complessi – conclude don Pellini – Dare forza e coraggio ai giovani, incoraggiandoli a guardare il futuro con fiducia, è ciò che viene chiesto a ogni missionario salesiano”.
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