L'attualità della "Dei Verbum" 60 anni dopo, un simposio a Roma
Karol Darmoros e don Paweł Rytel-Andrianik - Città del Vaticano
Un simposio sulla costituzione dogmatica Dei Verbum, frutto del Concilio Vaticano, per rifletterne sull'attualità oggi, a sessant'anni dalla sua pubblicazione. È stato questo il tema al centro del simposio che si è svolto il 17 e 18 novembre presso la Pontificia Università della Santa Croce, organizzato dalla Facoltà di Teologia in collaborazione con la Federazione Biblica Cattolica. L’appuntamento ha voluto offrire una profonda riflessione sulla Dei Verbum, andando oltre il semplice ricordo storico e cercando di rispondere ad alcuni interrogativi. Li illustra ai media vaticani il professor Juan Carlos Ossandon della Santa Croce.: “Quali aspetti sono stati pienamente accolti? Quali attendono ancora di essere valorizzati? Come ogni capitolo potrebbe essere arricchito alla luce delle sfide di oggi?”.
Ai lavori hanno partecipato otto relatori, invitati a riflettere su questioni chiave relative alla ricezione del documento, come ha spiegato il professore don Giuseppe De Virgilio. “Ci siamo chiesti quali aspetti del documento sono stati assimilati dalla teologia e dalla vita ecclesiale? Quali invece dovrebbero essere ricuperati?”. Dopo sei decadi dal Concilio, è possibile anche uno sguardo critico alla costituzione, ha affermato don De Virgilio. “Quali critiche si possono rivolgere alla Dei Verbum? Come la si potrebbe arricchire o completare?”.
Quattro aree principali di riflessione
Il simposio è stato suddiviso in quattro sessioni tematiche, che hanno trattato i temi più importanti della Costituzione: la rivelazione e la sua trasmissione, l'ispirazione e l'interpretazione della Sacra Scrittura, lo sviluppo dell'Antico e del Nuovo Testamento e il ruolo della Sacra Scrittura nella vita della Chiesa. "Il dibattito tra i relatori e nell’assemblea è stato molto produttivo”, ha sottolineato ancora il professor De Virgilio. Ciò indica che sono emerse nuove prospettive sia per la ricerca biblica che per la pratica pastorale.
Nel primo capitolo della Dei Verbum viene sottolineato il cristocentrismo. Secondo i professori Giuseppe Tanzella-Nitti della Santa Croce e monsignor Ermenegildo Manicardi, vicario generale della Diocesi di Carpi, questo testo potrebbe essere arricchito con ricerche sul Gesù storico e sulla cristologia narrativa. La stessa intuizione è stata condivisa dal professor Noffke della facoltà di teologia valdese, il quale ha osservato che l'affermazione decisa della storicità del Vangelo nel capitolo V ha trovato una qualche conferma nello sviluppo della ricerca sulla persona di Gesù come personaggio storico, che ha superato lo scetticismo che aveva prevalso in questo campo durante gli anni del Concilio.
Considerando il carattere divino-umano dell'ispirazione e dell'interpretazione della Sacra Scrittura (Capitolo III), i professori Juan Carlos Ossandón e don Massimo Epis (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale) hanno suggerito che nelle riflessioni degli esegeti e dei teologi venga dedicato più spazio alla libertà di Dio e dell'uomo. Con riferimento al capitolo IV, il professor Marco Pavan (Facoltà Teologica dell’Italia Centrale) ha mostrato come abbia stimolato i tentativi di sviluppare la teologia dell'Antico Testamento nel dialogo con gli ebrei. Infine, il professor Gustavo Cavagnari della Pontificia Università Salesiana ha osservato che il carattere pastorale della Chiesa, oggetto del capitolo VI della Dei Verbum, è in realtà presente in tutto il documento conciliare, in particolare nel capitolo II dedicato alla trasmissione della Parola di Dio
Mostra biblica che accompagna l'evento
L'evento è stato accompagnato dalla mostra "La Parola di Dio nel mondo", curata dal Segretariato della Federazione Biblica Cattolica sotto la direzione di padre Jan Stefanów. Attraverso l'esposizione, i visitatori possono ammirare circa 80 edizioni contemporanee della Bibbia provenienti da tutto il mondo, in numerose lingue e con diversi commenti. La mostra è aperta al pubblico nella Sala del Senato della Pontificia Università della Santa Croce dal 17 al 24 novembre, con ingresso gratuito durante l'orario di apertura dell'Ateneo.
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