Belarus, liberati due sacerdoti cattolici
Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
Con una nota diffusa nella mattinata di oggi la Conferenza episcopale di Belarus ha reso nota l’avvenuta liberazione dei padri padre Henryk Akalotovich, parroco della chiesa di San Giuseppe a Valozhyn e Andrzej Yuchniewicz, dei Missionari Oblati di Maria Immacolta (Omi) in servizio presso il santuario diocesano di Nostra Signora di Fatima a Shumilino. La Conferenza episcopale bielorussa (CCBB) nel messaggio “esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla liberazione dei sacerdoti”, che erano detenuti nelle colonie penali del paese.
Il ruolo della Santa Sede
Nel diffondere la notizia, la CCBB sottolinea “la ripresa del dialogo tra la Repubblica di Belarus e gli Stati Uniti, nonché il rafforzamento dei contatti con il Vaticano”. A questo proposito, in particolare, vengono ricordati l'importante visita in Belarus, nell'ottobre 2025, del cardinale Claudio Gugerotti, Alto rappresentante di Papa Leone XIV e gli accordi raggiunti in quell’occasione. Il porporato, si legge nella nota, “è un amico di lunga data della Repubblica di Belarus, che ha fatto molto per la Chiesa cattolica nel nostro Paese, nonché per lo sviluppo del dialogo tra Stato e Chiesa e il dialogo interreligioso”. “La sua visita – prosegue il documento della Conferenza episcopale - ha dato un impulso positivo a ulteriori contatti dai qauli, in seguito, è scaturita la decisione del Presidente della Repubblica di Belarus, in segno di misericordia e rispetto per il Papa, di graziare e liberare i due sacerdoti cattolici detenuti". I vescovi ricordano anche che la Chiesa cattolica sta vivendo attivamente l’Anno Giubilare e che nella Bolla “Spes non confundit” (“La speranza non delude”), Papa Francesco ha chiesto che l’Anno Santo 2025 sia “un tempo di perdono delle offese”.
La gioia degli Oblati di Maria
La notizia della liberazione di padre Andrzej Juchniewicz è stata rilanciata questa mattina anche dagli Oblati di Maria della Polonia, che ricordano che il religioso, oltre a essere il Superiore degli Oblati in Belarus e parroco a Szumina, ha anche ricoperto la carica di Presidente della Conferenza dei Maggiori Superiori degli Ordini Religiosi Maschili e Femminili in questo Paese. Il religioso è stato arrestato l’8 maggio 2024 per motivi politici ed accusato prima di attività sovversiva e poi di vari reati penali. Il 30 aprile 2025, dopo una lunga detenzione, è stato condannato in via definitiva a 13 anni di carcere, che stava scontando in una colonia penale. Nella nota, si ricorda che i missionari Oblati di Maria Immacolata sono tornati in Belarus nel 1992 e che nel 2020 è iniziata la costruzione di una nuova chiesa e di un centro parrocchiale a Minsk.
Detenuto nonostante la malattia
Padre Akalatovich, di origine polacca, è nato in Belarus ed è cittadino bielorusso. Ordinato sacerdote nel 1984, ha svolto la funzione di parroco della chiesa di san Giuseppe nel distretto di Valozhyn, nella regione di Minsk, fino al suo arresto, avvenuto il 16 novembre 2023. Nel corso della sua lunga detenzione preventiva ci sono state forti preoccupazioni per il suo precario stato di salute. Poco prima del suo arresto, infatti, aveva avuto un attacco di cuore ed era reduce da un intervento chirurgico allo stomaco a causa di un cancro.
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