I vescovi riuniti ad Assisi per l'81esima Assemblea generale della CEI - incontro con Papa Leone XIV I vescovi riuniti ad Assisi per l'81esima Assemblea generale della CEI - incontro con Papa Leone XIV  (@VATICAN MEDIA)

CEI, recepito il testo del Sinodo. Avanti per una Chiesa missionaria e sinodale

A conclusione dei lavori dell’Assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana che si è svolta ad Assisi dal 17 al 20 novembre, arriva dai presuli il comunicato finale e l’approvazione della mozione. Nel testo le indicazioni di Papa Leone XIV e l’impegno su sinodalità, pace e tutela dei minori

Cecilia Seppia - Città del Vaticano

Cristo al centro di tutto e lo slancio, realmente cristiano, ad aiutare le persone a vivere con gioia la fede, consapevoli che “una Chiesa sinodale, che cammina nei solchi della storia affrontando le emergenti sfide dell’evangelizzazione, ha bisogno di rinnovarsi costantemente”. A conclusione dell'81esima Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, svoltasi ad Assisi, i vescovi, accolgono l’esortazione di Papa Leone XIV e tutte le sue più concrete indicazioni, manifestando a gran voce la volontà di lavorare insieme per edificare comunità cristiane aperte, ospitali e accoglienti che si spendano nell’annuncio del Vangelo. Da qui il comunicato finale e la mozione conclusiva in cui i presuli dichiarano, anzi deliberano, la ricezione del Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia dal titolo Lievito di pace e di speranza. "Consapevoli della nostra responsabilità di pastori e partecipi della vita del nostro Paese, noi, vescovi italiani - si legge nel testo - assumiamo l’impegno, insieme con le nostre Chiese e collegialmente come Conferenza episcopale italiana, a continuare a camminare insieme ricercando modi e tempi per dare concretezza agli orientamenti e alle proposte emersi in questi anni. Affidiamo al Consiglio Permanente e al gruppo di lavoro di vescovi, costituito dalla Presidenza su mandato del Consiglio Permanente stesso, il compito di indicare percorsi di studio e approfondimento per il discernimento degli orientamenti e delle proposte del Documento di sintesi, in particolare quelli rivolti alla Conferenza episcopale italiana".

Segno di unità e comunione

Tenendo conto anche del Documento finale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”, i presuli rinnovano l'impegno a vivere lo spirito e lo stile sinodale promuovendo i necessari strumenti, anche a livello nazionale, per essere sempre più “una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato” (Leone XIV). Guardiamo a Cristo, nostra speranza, fonte del nostro agire, tutto affidando a Maria, Madre della Chiesa, perché accompagni il cammino della Chiesa italiana". Il testo ricorda anche quanto previsto dal “Regolamento del Cammino sinodale” che giunge a compimento con il conseguente “scioglimento di tutti gli Organismi sinodali finora operativi”. "Ringraziamo - dicono i vescovi - tutti coloro che hanno partecipato al percorso compiuto, offrendo tempo ed energie nelle diocesi, nelle assemblee sinodali e negli organismi che, a livello nazionale, hanno accompagnato il cammino. Riteniamo che il Documento di sintesi, approvato dalla terza Assemblea sinodale, non solo rappresenti una preziosa testimonianza dello stile di condivisione e confronto vissuti in questi quattro anni, ma offra anche al discernimento dei pastori e alle comunità ecclesiali, linee di indirizzo e proposte per dare concretezza a una Chiesa missionaria, prossima e sinodale".

Mettere al bando le armi

Il comunicato finale sintetizza pure le tre indicazioni offerte dal Papa che, nella città di San Francesco, luogo simbolo di pace e riconciliazione, lo scorso giovedì ha parlato da Vescovo ai vescovi, chiedendo di proseguire gli accorpamenti delle diocesi, rispettare la norma dei 75 anni per la conclusione del servizio degli ordinari e favorire una maggiore partecipazione nelle consultazioni per le nomine episcopali. Oltre all’aspetto della sinodalità e della collegialità per costruire insieme ai laici una Chiesa più coraggiosa e missionaria, i presuli rilanciano nel testo finale un forte appello per la pace affinché «all’umanità siano risparmiati ulteriori lutti e tragedie e sia evitata la spaventosa ipotesi di una catastrofe dalle conseguenze incalcolabili». Rivolgendosi ai potenti e a quanti hanno in mano le sorti dei popoli, chiedono che "messe al bando le armi, a cominciare dalle testate atomiche, i governanti impieghino ogni loro sforzo a servizio della pace e i mezzi a loro disposizione per combattere la fame che è nel mondo". Al termine dei lavori è stato anche approvato il documento “Educare a una pace disarmata e disarmante”, articolato secondo il metodo “vedere - giudicare - agire” e utile alla catechesi da declinare in ogni ambito della vita ecclesiale e sociale.

L'impegno contro gli abusi

A 40 anni dall’Intesa sull’insegnamento della religione cattolica (IRC), i vescovi hanno dato approvazione anche ad un altro documento che rilancia l’insegnamento come laboratorio di cultura e dialogo, aperto a tutti e pienamente inserito nelle finalità educative della scuola. In tema di prevenzione degli abusi è stata riconosciuta l’importanza della collaborazione strutturata con la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la creazione di una più forte rete di servizi a livello nazionale, regionale e diocesano per tutelare i più piccoli e gli adulti vulnerabili. Importante anche il passaggio su impegno sociale e carità, definita cuore della missione ecclesiale, che richiede competenze e creatività nonché un’attenzione educativa e una visione culturale e politica che sappia incidere sulla società. Il Consiglio Episcopale Permanente ha approvato infine “ad experimentum” una riforma degli uffici della Segreteria generale ispirata a sinodalità, missionarietà e diaconia.

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21 novembre 2025, 18:00