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Il cardinale Matteo Zuppi in conferenza stampa ad Assisi Il cardinale Matteo Zuppi in conferenza stampa ad Assisi

Zuppi: "Usciamo da ogni polarizzazione. Sul fine vita non smarrire l’umanità”

Alla vigilia dell'incontro con il Papa nella giornata di chiusura dei lavori dell’Assemblea generale della CEI ad Assisi, il cardinale Matteo Zuppi ha incontrato i rappresentanti dei media in conferenza stampa. Ha ribadito la necessità di affrontare la questione abusi "con rigore" e auspicato il dialogo continuo tra le istituzioni: "I vescovi attendono che equilibrio, dialogo, rispetto, siano sempre garantiti, tanto più in un momento come questo"

Stefano Leszczynski – Città del Vaticano

Incontrando la stampa ad Assisi, dove si svolge l’81.ma Assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana di cui è presidente, il cardinale Matteo Zuppi ha illustrato le priorità pastorali identificate dai vescovi per dare sempre maggiore concretezza ai temi della collegialità e della sinodalità. “Dai lavori è emerso il forte desiderio di continuare a rispondere alle domande che provengono da un mondo in costante cambiamento e in particolare dalle nostre comunità”, ha detto il porporato. Tra le priorità individuate dai presuli italiani, innanzitutto, i temi della trasmissione della fede e della costruzione della comunità, “soprattutto in questo contesto di una Chiesa che cambia e si trasforma, immersa in un tessuto sociale caratterizzato da un sempre maggiore isolamento”. Temi per i quali gli organismi della CEI dovranno stabilire percorsi e itinerari con chiarezza di metodo, ha precisato Zuppi.

Un momento della conferenza stampa del presidente della Cei ad Assisi
Un momento della conferenza stampa del presidente della Cei ad Assisi

Affontare gli abusi senza ambiguità

Rispondendo alle domande dei giornalisti sui temi del ruolo delle donne nella Chiesa e su quello degli abusi, il cardinale ha ribadito la necessità di affrontare tali questioni “senza ambiguità e senza minimizzazioni, ma con rigore. È interesse della Chiesa – ha aggiunto – chiarire eventuali opacità”. Mentre sul ruolo delle donne il porporato ha richiamato la necessità di considerare le indicazioni provenienti dalle Commissioni del Sinodo generale della Chiesa cattolica. Quanto all'inclusione delle persone omosessuali nella pastorale della Chiesa, tematica sollevata dal recente Sinodo, Zuppi ha spiegato: "Se c'è una sofferenza, in particolare sull'omoaffettività, dobbiamo studiare il modo di fare un gruppo di lavoro che dia delle line e guida e indichi un cammino che recepisca quel testo, mettendo insieme le varie preoccupazioni senza malevolenza. Dove c'è sofferenza dobbiamo dare risposte".

Fine vita

Molte le domande dei giornalisti collegate alla stretta attualità del Paese, in particolare sul "fine vita" e sul tema della polarizzazione della società italiana. I vescovi auspicano che sulla questione del fine vita, il cui dibattito verte sulla depenalizzazione e non sul diritto, eventuali decisioni vengano prese non su base regionale, ma in maniera omogenea. "Non ci possono essere giochi al ribasso, non bisogna smarrire l'umanità", ha affermato il cardinale. Mentre sul contesto politico italiano i vescovi della CEI – ha detto il suo presidente –  "i vescovi attendono che l'equilibrio, il dialogo, il rispetto, qualcosa di più del fair play istituzionale , siano sempre garantiti, tanto più in un momento come questo''. ''Tutti quanti dobbiamo uscire dalle polarizzazioni per un dialogo tra le istituzioni che sia all'altezza del momento".

L'incontro con Leone XIV

Sulle attese per l’incontro di domani mattina con Leone XIV, al termine dei lavori dell’Assemblea generale, l’arcivescovo di Bologna ha ribadito la vicinanza e la fedeltà della Chiesa italiana al Papa e l’importanza del primato nel contesto della collegialità e sinodalità che caratterizza la Chiesa. Zuppi ha inoltre ricordato il richiamo di Papa Leone XIV a mostrarsi una Chiesa unita in un mondo così diviso e l’invito affinché ogni parrocchia si faccia casa di pace e non violenza.

Per una pace giusta in Ucraina

Non sono poi mancati i riferimenti alla situazione della guerra in Ucraina, Paese per il quale il cardinale Zuppi è stato inviato speciale del Papa. Con riferimento a un possibile piano russo-statunitense per mettere fine ai combattimenti, i vescovi italiani guardano con favore a ogni iniziativa di dialogo che possa portare una pace giusta e duratura. Infine, il cardinale ha confermato l’impegno, anche in seno alla Santa Sede, per mediare sul ritorno in patria dei civili prigionieri, oltre che dei bambini, e nel favorire in generale lo scambio di prigionieri.

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19 novembre 2025, 18:59