Usa, l'arcivescovo Coakley nuovo presidente dei vescovi
Vatican News
L'arcivescovo Paul S. Coakley, 70 anni, pastore dell'arcidiocesi di Oklahoma City, è il nuovo presidente eletto della Conferenza Episcopale statunitense (Usccb). Lo hanno eletto oggi, 11 novembre, i vescovi Usa riuniti nella loro assemblea plenaria a Baltimora, con 128 voti. I presuli hanno anche scelto il vescovo Daniel Flores di Brownsville, Texas, come nuovo vicepresidente.
Già nel 2022, Coakley era stato eletto come segretario della stessa Usccb.
Il nuovo presidente dei vescovi
Ordinato sacerdote nel 1983 per la diocesi di Wichita, ha conseguito la licenza in sacra teologia. Nel 2004 è stato nominato vescovo di Salina e successivamente arcivescovo di Oklahoma City nel 2010. Ha quindi prestato servizio nell'arcidiocesi per quindici anni.
Da sempre difensore di una cultura della vita, Coakley in questi anni ha preso posizione contro l'aborto e la pena di morte. Nel 2023 ha scritto una lettera pastorale in cui esprimeva preoccupazione per la promozione dell'ideologia di genere.
Succede ora all'arcivescovo Timothy Broglio, ordinario militare per gli Stati Uniti d'America, che ha concluso il suo mandato triennale.
Il vice presidente
Il vescovo Flores, 64 anni, - che succede nell'incarico a monsignor William Lori - è l'ex presidente della Commissione per la Dottrina della USCCB. È vescovo dal 2006 ed è stato uno dei dodici presuli a far parte del Consiglio Ordinario del Segretariato Generale del Sinodo sulla Sinodalità. Ha conseguito un dottorato in teologia sacra ed è un ex professore di teologia.
Le prime parole da presidente
Le sue prime parole da presidente dell’episcopato, monsignor Coakley le ha affidate al suo profilo X: "Sono onorato dell’affidamento e della fiducia che i miei fratelli vescovi hanno riposto in me. Ancora una volta, il Signore mi invita a prendere il largo chiamandomi ad accettare oggi questo servizio e questo onere della guida. Lo accetto nella fede e con grande speranza". Il presule ha chiesto di pregare affinché "possa essere un amministratore fedele e un saggio servitore dell’unità e della comunione con il nostro Santo Padre, Papa Leone XIV, e con i fratelli vescovi e sacerdoti". Ha anche invitato, attraverso il canale ufficiale dell’assemblea permanente, a "essere audaci nella proclamazione del Vangelo" e a "parlare con termini e in un linguaggio che siano nostri, radicati nel Vangelo, nella dottrina sociale cattolica, nell’ufficio profetico che è stato affidato a tutti noi".
Messaggio a Papa Leone XIV
Oltre alle nomine dei due vertici, i vescovi Usa hanno inviato un messaggio a Papa Leone XIV assicurando preghiera e la piena comunione. "La Sua riflessione, offerta lo scorso giugno durante il Giubileo dei vescovi, sul nostro ministero condiviso continua a incoraggiarci e a rafforzarci. Dobbiamo essere profondamente rinnovati, come Lei ha detto, da Gesù Buon Pastore, preservando e trasmettendo il messaggio profetico di speranza a un mondo che, come insegnava costantemente Papa Francesco, ha grande bisogno di questa virtù".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui